Frosinone, Gerardo Zirizzotti a sostegno di Mastrangeli “Non tornare indietro”

Attenzione alle esigenze delle persone e, in particolare, di quanti si trovino in difficoltà e valorizzazione del territorio e delle sue risorse, dando risalto a progetti dall’impronta green e volti alla socializzazione: queste le priorità del candidato al consiglio comunale di Frosinone Gerardo Zirizzotti, di professione medico specializzato in gastroenterologia, a sostegno di Riccardo Mastrangeli sindaco. 
“Frosinone è una città che, in 10 anni, ha cambiato radicalmente volto e chiede di non tornare indietro – ha affermato Gerardo Zirizzotti, candidato nella lista di Fratelli d’Italia – Solo con Riccardo Mastrangeli, sarà possibile proseguire il percorso di sviluppo intrapreso e raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi, a beneficio del tessuto economico, sociale e culturale della città di Frosinone. Le mie priorità? Non lasciare soli quanti – complice anche il difficile periodo storico che stiamo vivendo – rischiano di restare indietro, rinunciando persino a prendersi cura di quanto di più importante esista: la propria salute. In accordo con la ASL, ad esempio, si potrebbe prevedere la realizzazione, presso l’ex dispensario di Viale Napoli, di un poliambulatorio solidale da mettere al servizio di persone anziane e/o indigenti, chiedendo ai professionisti in pensione di mettere a disposizione qualche ora della loro professionalità. Altra mia priorità, dare spazio al progetto degli orti comunali in città. L’obiettivo è di far rinascere il territorio evidenziando valenze estetiche, rendendolo più utile, godibile, socializzabile; la coltivazione ordina e migliora l’ambiente, consentendo inoltre una alimentazione più sana. Scoprire, recuperare e far rivivere gli antichi impianti orticoli abbandonati, classificare ciò che un tempo fu natura organizzata e finalizzata all’alimentazione, significherebbe avviare, a livello agricolo, un percorso anche identitario che potremmo definire di Archeologia Colturale/Culturale. 
In un’ottica di intervento su scala urbana e territoriale, appare fondamentale promuovere la pratica orticola, non solo nella forma individuale-familiare, ma anche in quella collettiva e sociale. Le esperienze di moltissimi comuni italiani ed esteri, come pure il perpetrarsi della tradizione dell’hortus conclusus, forniscono modelli interessanti per arricchire di ulteriori esperienze la nostra città. Sono convinto che con questo progetto Colturale/Culturale si contribuisca all’educazione ambientale, che deve divenire sempre di più componente organica di tutte le amministrazioni pubbliche”. 

Redazione Frosinone