Frosinone, “Ereditati 50 milioni € di debiti dalle passate amministrazioni ora conti in sicurezza”

Il consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2022 – 2024 con 15 voti favorevoli, 4 contrari e 1 astenuto. “Un allegato fondamentale per le amministrazioni locali è rappresentato dal documento unico di programmazione, che indica nella sezione strategica le politiche dell’amministrazione nell’arco temporale del suo mandato, o come nel caso di specie, in un arco temporale specifico. Nel triennio 2022-2024, l’amministrazione è impegnata in diversi fronti di rilevante importanza, ben declinati sia nella sezione strategica sia in quella operativa – ha affermato l’assessore al bilancio e alle finanze, Riccardo Mastrangeli – Dal lato delle risorse straordinarie previste dal PNRR, l’ente è titolare di un finanziamento già accordato con decreto ministeriale di circa 20 milioni di euro. A supporto delle attività richieste agli uffici, l’amministrazione si è mossa su due diverse direttrici. La prima è quella della sottoscrizione di un accordo con l’ANCI del Lazio, al fine di attivare tutte le azioni strategiche necessarie all’espletamento delle procedure per l’accesso ai fondi straordinari messi a disposizione. La seconda direttrice ha riguardato il potenziamento del personale degli uffici tecnici. Dal lato delle risorse umane, la priorità è stata data al personale in part-time attualmente presente nell’ente, sia di categoria B che di categoria C, con il passaggio a tempo pieno”.

Infine, con l’approvazione del bilancio di previsione 2022-2024, il Comune di Frosinone ha messo in sicurezza il livello finanziario. “Le tariffe tributarie sono rimaste invariate, con una riduzione delle tariffe sullo spazzamento e conferimento dei rifiuti urbani (Tari), grazie al considerevole aumento della raccolta differenziata (oltre il 70% della raccolta totale), che ha visto ridurre i costi di smaltimento dei rifiuti in discarica, e al recupero continuo sull’elusione e omissione tributaria che colloca il Comune di Frosinone tra i comuni più virtuosi. Altra questione di fondamentale importanza è quella relativa alla chiusura del piano di riequilibrio finanziario, attivato nell’anno 2013, che terminerà dopo che sarà approvato il conto consuntivo 2022. Si tratta di un importante traguardo, raggiunto grazie ad una gestione oculata sia delle entrate che delle spese dell’ente, senza incidere, in questi anni, sulla capacità del comune di fornire i servizi ai cittadini.
Il bilancio prevede un incremento degli stanziamenti dei conti per utenze, in ragione della ripartizione delle risorse finanziarie da ultimo decise nel decreto energia.

In ogni caso, l’ente ha attivato le necessarie procedure sugli edifici pubblici, grazie agli investimenti Kyoto che hanno permesso di intervenire su diverse soluzioni in termini di risparmio energetico.
In merito ai risultati in termini di cassa, l’ente oggi si trova con una buona consistenza positiva di liquidità, cui si affianca una sensibile riduzione dei tempi medi di pagamento verso i fornitori. Si ricorda, infatti, come questi due indicatori rappresentino la salute finanziaria di un ente locale, al fine di poter chiudere il proprio piano di riequilibrio, lasciando alla cittadinanza un futuro senza restrizioni, fornendo la possibilità di riattivare investimenti e potenziare i servizi istituzionali. In ragione di tale inversione di tendenza, è stato rimborsato, in via anticipata, il fondo di rotazione ricevuto quale anticipazioni di liquidità in occasione della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. In merito agli emendamenti posti all’attenzione del Consiglio Comunale, infine – ha concluso Mastrangeli – particolare importanza riveste la richiesta di iscrizione in bilancio del fondo per gli enti in riequilibrio finanziario pluriennale che, con il decreto ministeriale del 06/04/2022, ha previsto la ripartizione per le annualità 2022 e 2023 in favore del Comune di Frosinone rispettivamente di € 1.693.707,30 e di € 1.016.24,38. La destinazione del fondo consente non sola la messa in sicurezza di alcune poste di bilancio quali l’incremento del fondo contenzioso e le spese per utenze energetiche, ma anche interventi di manutenzione straordinaria del patrimonio comunale in particolari zone della città e interventi di adeguamento ed incremento degli impianti di pubblica illuminazione”.

“Questo è l’ultimo bilancio di due consiliature – ha affermato il sindaco, Nicola Ottaviani – Qualche considerazione da parte mia appare doverosa. Quando il Comune di Frosinone approvò, nel 2013, il piano di risanamento di 50 milioni di euro di debiti ereditati dalle amministrazioni precedenti, facemmo tante riunioni per convincere i consiglieri della bontà del piano, sebbene pochi di noi avessero idea di come si portasse avanti, in concreto, un piano del genere. Fummo dei pionieri anche in questo, tra i primi quattro capoluoghi a sottoscrivere l’oneroso programma di rientro dal debito. Ringrazio i consiglieri di maggioranza che, con coraggio, vollero adottare quel piano quando, al contrario, altri ci dissero che sarebbe stato più semplice dichiarare il dissesto, dimostrando una sconcertante mancanza di coraggio nel mortificare centinaia di imprese e fornitori – e, di conseguenza, le loro famiglie – che dovevano essere pagati dall’amministrazione. A distanza di anni, abbiamo dimostrato che il nostro metodo culturale e politico era esatto: la stragrande maggioranza dei comuni italiani ha poi seguito il nostro approccio”.

Il sindaco Ottaviani ha quindi sottolineato come, negli ultimi 10 anni, il capoluogo si sia riappropriato della centralità su temi come i rifiuti, l’acqua e la sanità, diventando un punto di riferimento essenziale nel dibattito amministrativo dell’intera provincia.

Redazione Frosinone