Frosinone, da parco fontanelle a parco antenne Pizzutelli contro il mega impianto telefonia

“Un anno di tempo trascorso a trovare una soluzione che, alla fine, non si è trovata – ha affermato Angelo Pizzutelli, capogruppo PD Frosinone – Si apprende dalla stampa di oggi che il mega impianto di telefonia mobile installato in via Mola Vecchia, alto ben 34 metri, resterà lì dov’è stato realizzato e cioè nel bel mezzo di quell’area verde destinata a parco pubblico. Una vicenda nata male e gestita ancor peggio dopo, con una superficialità disarmante ed uno scaricabarile di responsabilità tra assessore al ramo e struttura comunale di riferimento degna dei peggiori teatrini. Su quell’area da tempo vi era il progetto di realizzarvi un parco pubblico”.

Angelo Pizzutelli

“Nei primi anni dell’amministrazione Ottaviani, i fondi destinati alla realizzazione di quel parco vennero dirottati per il completamento dello stadio Benito Stirpe – ha aggiunto Angelo Pizzutelli – Ne conseguì una causa con l’ingegner Sorbi, allora incaricato di redigere il progetto al quale l’amministrazione ha dovuto comunque riconoscere il lavoro svolto inutilmente. Denaro pubblico quindi speso inutilmente. Nel secondo mandato ecco che l’amministrazione comunale ottiene altri fondi sempre per realizzare il suddetto parco. Il progetto viene riaffidato ad un altro tecnico (l’architetto Culla). Tutti, quindi, sapevano che in quell’area l’intenzione amministrativa era quella di realizzare un parco pubblico. Ma allora, viene spontaneo chiedersi il perché si sia concessa, da parte comunale, la possibilità di realizzare l’impianto di telefonia mobile proprio su quel terreno. Forse per incassare il canone di affitto spettante e derivante da tale concessione? Se si, non si poteva individuare altro terreno in una posizione meno invasiva? Ed ancora, perché quando la società ha indicato il posizionamento esatto dove sarebbe sorta l’antenna il Comune non si è opposto? Da un anno circa oramai, assistiamo a dichiarazioni di intenti su presunti accordi per spostare detto impianto che nel frattempo veniva dichiarato abusivo da parte del Comune di Frosinone. Il problema però è che i privati, giustamente dal canto loro, non intendono spendere altri soldi per spostare l’antenna che il comune stesso ha autorizzato con troppa superficialità. Ne consegue quindi, che l’amministrazione non vuole aggiungere al danno anche la beffa di dover tirare fuori altri soldi per errori di valutazione propri. Così alla fine, la soluzione appresa di lasciare l’antenna dov’è e realizzarci intorno un parco, è di quelle scelte insensate che serviranno solo a bruciare altri fondi pubblici inutilmente visto che pochi cittadini saranno oggettivamente attratti dal passeggiare o frequentare un sito dove nel bel mezzo c’è un impianto di ferro alto 34 metri a cui si aggiunge un’altra antenna già presente nella stessa area da ancor più tempo. L’amministrazione quindi non solo ha creato un danno, ma non ha saputo nemmeno rimediare all’errore. Ora attendiamo con ansia la pista ciclabile che verrà realizzata proprio in via Mola Vecchia in modo che oltre agli automobilisti di passaggio anche i ciclisti potranno “ammirare” a breve il nuovo parco delle Fontanelle che forse andrebbe rinominato, in maniera più appropriata, come parco delle Antenne”.

Redazione Digital