Frosinone, Carabinieri e Polizia fanno irruzione nel “Casermone”
[one_third][/one_third] Nella mattinata odierna i militari del N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Frosinone, unitamente a personale della locale Squadra Mobile, coadiuvati dai militari delle dipendenti Stazioni Carabinieri e da unità cinofile della Polizia, avendo avuto convergenti notizie che all’interno del caseggiato di edilizia popolare, sito in questo viale Spagna, il cosiddetto “CASERMONE”, era stata creata una vera e propria ‘PIAZZA DI SPACCIO’, sono intervenuti facendo irruzione. In particolare lo spaccio avveniva nella parte bassa di uno dei vani scala, appositamente modificato con porte e finestre blindate dotate di feritoie destinate alla compravendita di sostanza stupefacente del tipo cocaina, hashish e marijuana. Il luogo, in cemento armato a tutti gli effetti è risultato essere un bunker al quale di fatto si poteva accedere solo attraverso una porta blindata costantemente vigilata, sia all’interno che all’esterno.
Il repentino intervento delle forze impiegate ha permesso di bloccare due “vedette”, S.G. di 45 anni censito, e R.C. di 22, vicine alla porta blindata, mentre la persona posta all’interno S.A. di 20 anni, censito, addetto alla vendita, approfittando del tempo tecnico necessario per abbattere le strutture blindate è riuscito a far perdere momentaneamente le proprie tracce, prima di essere rintracciato all’interno del suo appartamento dove si era rifugiato.
La successiva perquisizione ha permesso di rinvenire e sequestrare nella sua disponibilità:
· n. 1 dose di hashish del peso lordo di gr.1,50;
· n. 1 bilancino elettronico di precisione e 2 piastre utilizzate per la termo-sigillatura;
· n. 4 panetti di mannitolo del peso complessivo di gr. 34;
· la somma di € 105,00, provento dell’attività illecita ;
· appunti con la contabilità della ‘piazza di spaccio’;
· svariato materiale per il taglio e il confezionamento dello stupefacente.
Nel frangente in cui il personale ha dovuto superare gli ostacoli ‘fissi’ presenti, non si esclude che qualcuno sia riuscito a disfarsi della sostanza stupefacente.
Nell’abitazione di una delle due vedette, S.G. situata a pochi km dal caseggiato oggetto della perquisizione, sono state trovate:
· una cassaforte abilmente occultata all’interno del cassetto cenere di un camino, al cui interno vi erano 25.000,00 euro, tutti in banconote da 50,00 euro, suddivise in pacchetti da 5.000,00 cadauno, opportunamente sigillati sottovuoto;
· una seconda cassaforte in camera da letto contenente una busta aperta con 33 banconote da 50,00 euro, per la somma complessiva di 1.650 euro.
Nell’orto limitrofo all’abitazione, nella disponibilità del soggetto, è stato trovato un tubo di pvc sigillato, interrato, con all’interno:
· un fucile semiautomatico da caccia, marca REMINGTON cal. 7,65 con relativo munizionamento (23 colpi), oggetto di furto in Frosinone nel 2013;
· una pistola semiautomatica, marca BERETTA cal. 9, di provenienza sconosciuta e 12 colpi dello stesso calibro;
· diverso materiale per il confezionamento di stupefacente e altro necessario per la contabilità dello spaccio.
Venivano, inoltre, rinvenuti nei locali condominiali e sequestrati a carico di ignoti:
· n.1 termo-sigillatrice, n.2 bilance elettroniche, n. 1 bilancino di precisione;
· n.1 panetto di mannitolo, da 10 gr, quale sostanza da taglio;
· una grossa quantità di materiale per il confezionamento dello stupefacente.
L’operazione che permette di disarticolare la ‘piazza di spaccio’ denominata “finestrella”, si conclude con l’arresto di S.G. per il reato di “detenzione illegale di armi e munizioni” ed il suo deferimento in stato di libertà per “ricettazione”, mentre per tutti e tre gli individui scatterà la denuncia per “concorso in spaccio di stupefacenti”. L’arrestato sarà associato presso la Casa Circondariale di Frosinone.