Frosinone, 23enne infedele arrestata dalla Polizia
Tutto è iniziato nell’estate del 2008 su una spiaggia marchigiana dove si era consumata quella che doveva essere la classica storia d’amore estiva tra un giovane del posto, all’epoca ventiseienne e una sedicenne ragazza ciociara. Ma la storia non finì. Gli incontri continuarono presso la casa della ragazza dove però l’uomo capisce di non essere l’unico della sua vita. La giovane, infatti, intrattiene più relazioni contemporaneamente dietro lauto compenso. A questo punto il “fidanzato” decide di lasciarla e per troncare del tutto cambia anche le sue utenze telefoniche. Sembra essere tutto finito. Dopo circa tre anni l’uomo comincia di nuovo a ricevere telefonate sul suo nuovo numero e scopre che era stato aperto un “profilo” a suo nome dove erano state pubblicate foto hard della relazione e nel quale lui risultava, falsamente, sposato e con prole. Scatta la denuncia, il profilo viene oscurato e lui cambia di nuovo il numero di telefono.
Altri tre anni di silenzio fino all’inizio del mese di giugno quando, pensando che la storia fosse ormai archiviata, l’uomo apre una sua pagina su un noto social network.
Ricominciano i contatti: sms, telefonate e minacce di diffondere materiale esplicito e compromettente risalente ai tempi della loro relazione se lui non le avesse consegnato 5.000 euro. Lui risponde che è rimasto senza lavoro e che non può pagare ma lei insiste dicendo anche che avrebbe messo a conoscenza del tutto la sua attuale compagna ed i suoi amici. L’uomo, ormai disperato, si rivolge alla Polizia di Stato della sua città. I poliziotti ascoltano tutto e gli dicono di fissare un appuntamento per la consegna del denaro. Lui ricontatta la donna e le dice che l’avrebbe raggiunta a Frosinone per consegnarle i soldi. Gli investigatori della Polizia di Stato di Macerata prendono contatti con la squadra mobile di Frosinone ed organizzano l’incontro. Ieri mattina alla stazione di Frosinone il cerchio si è chiuso. Per la donna, oggi ventitreenne, sono scattate le manette e dovrà rispondere davanti al giudice di estorsione.
Redazione Frosinone