Fondazione Mastroianni, è Tempo d’Arte

[one_third][/one_third] Tempo d’estate/Tempo d’Arte, questo è il binomio che contraddistingue il programma espositivo estivo della Fondazione Umberto Mastroianni di Arpino, fortemente voluto dal Presidente Andrea Chietini e dal Consiglio d’Amministrazione a segnare il corso dell’Istituzione a circa un anno dell’insediamento.
L’evento inaugurale di oggi alle 18 presso il Castello di Ladislao, rappresenta infatti una sorta di re-opening con l’acquisizione di nuovi spazi espositivi, il riallestimento della Donazione Umberto Mastroianni e l’incremento dei servizi offerti al pubblico. Un importante traguardo dunque raggiunto con l’obiettivo non solo di riportare l’attenzione sul ruolo che Mastroianni ha avuto nell’arte italiana e internazionale del XX secolo, ma anche di costruire una nuova immagine della Fondazione arpinate, intesa come luogo di incontro e confronto in nome dell’arte e della cultura in cui poter trascorrere il tempo libero.
Il progetto si articola in quattro differenti mostre, dislocate sapientemente nei vari spazi, per far conoscere e apprezzare il complesso monumentale alla sommità di Civita Falconara, che dal 2013 accoglie la più ricca e rappresentativa eredità di uno dei più eclettici e geniali scultori del ‘900 e la memoria di un’intera famiglia di artisti, i Mastroianni. L’evento, a cura di Loredana Rea, direttore artistico della Fondazione, è teso a costruire un rapporto dialettico tra le opere della collezione permanente e artisti contemporanei. Un dialogo di grande fascino che coinvolge antichi saloni, cortile e giardino con l’intento di offrire un’occasione di approfondimento legato alla complessità delle ricerche artistiche ma anche un’occasione di completo godimento estetico, in uno dei luoghi più belli della Ciociaria. Tempo d’Arte, visitabile fino al 24 settembre 2016, con un orario estivo che estende l’apertura anche il pomeriggio, propone un percorso multiforme e stimolante tra la collezione permanente e le mostre temporanee, tra spazi interni e spazi esterni.

La prima Umberto Mastroianni. L’ossessione della scultura nasce dal riallestimento degli spazi dedicati al grande Maestro. Partendo dal nucleo centrale della Donazione Umberto Mastroianni, perfezionata nel 1993 e composta di sculture monumentali, legni, bronzi, cartoni e opere grafiche offre al pubblico la possibilità di fruire di opere mai esposte, per una lettura approfondita del linguaggio rivoluzionario di uno dei maggiori scultori del XX secolo.
La seconda Pompilio Fiore. Fotografie 1977- 1982 si articola intorno a una selezione di immagini del fondo che gli eredi dell’artista, prematuramente scomparso, hanno donato alla Fondazione. La mostra presenta un itinerario tra foto di piccole e grandi dimensioni, a restituire un universo eterogeneo ma allo stesso tempo estremamente coerente, composto di scatti veloci e inquadrature architettonicamente costruite.
La terza Vincenzo Ludovici, Nel blu, lentamente è un viaggio emozionale tra tele che portano impresse le tracce di esperienze esistenziali, pensieri e sensazioni, registrate attraverso un gesto pittorico generato da un’inconfondibile urgenza espressiva. A dominare è il colore blu, che caratterizza la profondità di una dimensione interiore, materializzata attraverso la pittura. Infine, Gaetano Zampogna. Reality propone una scelta di opere pittoriche realizzate tra il 1996 e il 2014, a ricostruire una dimensione immaginifica che prende le mosse dalla realtà contemporanea, sia pure filtrata attraverso i mass media. Quella proposta dall’artista, infatti, è una denuncia del vuoto di valori della quotidianità, volta a una ricerca spasmodica della spettacolarizzazione dell’ordinario quotidiano. In occasione dell’evento Tempo d’arte nei locali dedicati alle attività didattiche, si svolgeranno laboratori di creatività, curati dallo staff dell’Area Servizi Educativi e Didattici, rivolti a bambini e ragazzi, con lo scopo di avvicinare in una maniera differente alla comprensione dell’arte contemporanea, con particolare attenzione alla ricerca di Mastroianni. Gli allestimenti temporanei sono stati realizzati grazie al supporto di Klopman International SRL Frosinone. Nel corso dell’estate inoltre la Fondazione proporrà una serie di appuntamenti, progettati per offrire al pubblico di ogni età l’opportunità di visitare gli antichi spazi di un castello che affonda le sue origini nel XIII secolo e prende il nome dal re di Napoli, Ladislao I della dinastia Durazzo d’Angiò, che nel XIV secolo vi trasferì per un periodo la sua corte.