Fino ad Assisi a piedi per far benedire il suo cavallo cieco, tappa in Ciociaria

Dalla Basilicata ha percorso 500 chilometri a piedi, con il suo cavallo cieco di nome “Jay”, per arrivare ad Assisi. L’obiettivo? Pregare San Francesco, protettore degli animali, e avere una benedizione speciale per il suo amico. È la storia di Cono La Veglia, barista lucano di 23 anni. Il ragazzo è partito il 23 settembre scorso da Lagonegro (Potenza) e, venerdì 22 ottobre, è giunto alla Basilica di San Francesco, insieme al suo fedele cavallo, che lo ha seguito anche in questa avventura. «L’idea è nata dopo la morte di un altro cavallo nel maneggio dove c’è anche Jay. Da quel momento ho sempre sognato quell’animale e, allo stesso tempo, ho temuto per Jay. Inoltre c’è stato un mio amico, conosciuto precedentemente in Basilicata, che aveva compiuto lo stesso percorso dalla Sicilia. Lui mi ha molto ispirato. Così gli ho manifestato questo desiderio e, sin da subito, lui mi ha incoraggiato. Sinceramente non volevo sopportare questo rammarico, pertanto, sono partito», racconta Cono La Veglia. Un viaggio spirituale molto intenso, attraversando sempre a piedi, accanto a Jay, diverse regioni italiane, con ripari di fortuna. «È stato difficile perché non sapevo precisamente cosa mi aspettasse. Ho trovato persone dal grande cuore – aggiunge – che mi hanno aiutato, consentendo a Jay di riposare e di avere acqua in continuazione. Ho sostato ad Atena, Buccino, Avellino, San Potito Sannitico, Nola, Santa Maria Capua Vetere, Frosinone, Borgorose, Rieti e poi in Umbria con tappa finale Assisi». Un obiettivo da raggiungere ad ogni costo per il lucano, sostenuto dalla famiglia e dagli amici: «Ci siamo sentiti tutti i giorni. Mi davano forza. Io ho cercato di tranquillizzare tutti perché ero fortemente motivato e niente poteva fermarmi. Posso solo ringraziarli, ho sentito la loro vicinanza in ogni passo». Una volta ad Assisi, Cono ha fatto benedire il suo cavallo di 14 anni, affetto da glaucoma: «È stato un momento troppo emozionante, faccio fatica a descriverlo. Posso solo dire di essere davvero felice». Il lucano ha portato sulla tomba di Francesco anche le speranze e le preghiere della gente che ha incontrato lungo il tragitto: «Ho avuto degli incontri speciali. In particolare voglio citare una persona che mi ha donato i capelli di un suo parente affetto da leucemia». Ad accoglierlo, oltre ai frati del Sacro Convento, anche la sindaca di Assisi, Stefania Proietti, la famiglia e gli amici da Lagonegro. Nell’occasione, Cono e Jay hanno ricevuto anche il “Testimonium”, documento rilasciato dalla Statio peregrinorum San Francesco Assisi, che certifica l’avvenuto pellegrinaggio. In questi minuti sta avvenendo il ritorno in terra lucana: «Non so cosa ci sarà al nostro arrivo. Ora la priorità è tornare a casa con adeguato trasporto». corriere.it