Festeggiare il 25 aprile è doveroso

di Biagio Cacciola

Qualche considerazione storica sul 25 aprile. Il fascismo era finito il 25 luglio del 1943 ad opera di fascisti che compresero che la guerra e le alleanze di Mussolini erano diventate catastrofiche per l’Italia.

In Africa, in Russia, in Grecia il nostro esercito, al di là degli eroismi delle truppe, fu praticamente distrutto con migliaia di morti e dispersi. E Mussolini sapeva di essere lui il fautore di questa scellerata scelta voluta dalla sua megalomania e dalla sua dittatura. Per questo fu destituito dal re dopo il voto e messo agli arresti.

Liberato dai tedeschi, accettò di diventare il loro fantoccio facendo un altro errore madornale ,acconsentendo a dare  vita a uno stato sulla carta nel Nord Italia, la Rsi. I fanatici e ingenui che lo seguirono furono impiegati non al fronte contro gli alleati, perché non ne avevano la forza, ma come struttura repressiva per altri italiani che avevano rifiutato di diventare soldati di uno stato fantoccio di Hitler.

Da qui la nascita della guerra civile che si caratterizzò per la spietatezza della caccia al nemico e a tutti quegli italiani che vedevano giustamente il tedesco come invasore. In questo clima di odio si arriva al 25 aprile quando  il movimento di resistenza cacciò i nazisti e libero molte città prima dell’arrivo degli alleati. Questa è la resistenza, altro tassello del Risorgimento, che va celebrata. Quello che successe dopo l’esecuzione di Mussolini va chiarito perché fonte di equivoci.

Mussolini dopo essere stato giustiziato a Dongo fu portato insieme agli altri ex gerarchi fuggiti con lui e giustiziati, a Milano, in piazzale Loreto dove un anno prima erano stati fucilati una decina di partigiani. I responsabili del trasporto che avevano visto le migliaia di persone che si erano accalcate attorno ai corpi e non potendo più eseguire l’ordine del Cln di spostarli, li appesero in aria per non permettere la profanazione dei cadaveri.

Una scena in ogni caso di Pessimo gusto ma che si deve ricostruire con precisione storica. Sta di fatto che il 25 aprile, che si deve festeggiare, non ha niente in comune con quello che successe 4 giorni dopo a piazzale Loreto.