Festa della repubblica, manifestazione e tricolori a Boville Ernica

“Oggi più che mai noi tutti, istituzioni e cittadini, abbiamo il dovere di vigilare perché i diritti costituzionali vengano garantiti: soprattutto quello alla salute e quello al lavoro. Perché non c’è libertà vera senza indipendenza economica”. È stato il vicesindaco Benvenuto Fabrizi, questa mattina, a portare il messaggio del sindaco Enzo Perciballi, in occasione del settantacinquesimo anniversario della nascita della Repubblica. Il primo cittadino, invece, ha presenziato all’altra cerimonia istituzionale che si è tenuta presso la Prefettura di Frosinone.

L’intervento di Fabrizi è arrivato subito dopo la deposizione della corona di alloro ai caduti di tutte le guerre e la resa degli onori, in piazza Sant’Angelo. In rappresentanza dell’Amministrazione c’erano anche gli assessori ai Servizi sociali e al Bilancio, rispettivamente Anna Verrelli e Rocco Picarazzi. A presenziare la cerimonia istituzionale anche il comandante della locale stazione carabinieri, il luogotenente Mario Vinci, con una pattuglia di militari, e il picchetto d’onore formato dal comandante della Polizia locale Domenico Romano e dall’agente Simone Savone. Il parroco della collegiata di San Michele Arcangelo, don Giovanni Ferrarelli ha guidato un momento di preghiera e raccoglimento e ha impartito la benedizione a tutti i caduti. Poi una bambina ha letto la preghiera del milite ignoto. 

Significativo il messaggio dell’Amministrazione comunale, portato dal vicesindaco Fabrizi: “E’ con speranza e fiducia verso il futuro che siamo qui, oggi, a festeggiare il settantacinquesimo anniversario della nostra Repubblica. Dopo oltre un anno di sacrifici, libertà interrotte, malattia e morte, finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel. La campagna di vaccinazione sta dando i propri frutti, nel giro di qualche mese avremo raggiunto quella immunità che ci permetterà di stare più tranquilli, di riprenderci ciò che il Covid-19 ci ha tolto e che, sicuramente, da ora in poi sapremo meglio apprezzare. A cominciare da quelle libertà conquistate dai nostri antenati con dolore e sacrificio, spesso estremo: a costo della vita”.

Un chiaro riferimento ai diritti costituzionali che vanno garantiti, soprattutto quello alla salute e al lavoro: “Oggi più che mai noi tutti, istituzioni e cittadini, abbiamo il dovere di vigilare perché i diritti costituzionali vengano garantiti: soprattutto quello alla salute e quello al lavoro. Perché non c’è libertà vera senza indipendenza economica”.

E un ringraziamento alle forze dell’ordine: “Non c’è libertà vera senza l’impegno quotidiano di chi è preposto alla sua tutela. Prime fra tutti le Forze Armate e le Forze dell’Ordine. Anche in questo frangente, come sempre, hanno vigilato per garantire a tutti il diritto alla salute, ciascuno per il proprio ruolo, troppo spesso a costo della vita. Di questo dobbiamo essere loro grati. Sempre.

Infine, un pensiero a tutti coloro che dal Covid hanno subìto ripercussioni, con le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione di questa ricorrenza: “Il mio pensiero, in particolare, è per gli anziani e i giovani, radici e futuro della Nazione, che hanno subìto in modo rilevante, nei propri percorsi di vita, l’impatto della crisi”. “Nella Festa della Repubblica, il nostro commosso omaggio va a coloro che, ancora in molti, sono stati colpiti dal contagio e hanno perso la vita, con un carico di sofferenza che appartiene a tutta la collettività”.

Redazione Digital