Ferentino, perplessità di Vellucci e Angelisanti sul recupero del teatro romano

di Fabio Paris

In concomitanza con l’evento streaming promosso dall’amministrazione comunale di Ferentino, un viaggio virtuale col quale rivivere l’esperienza del teatro e del mercato romano tramite la ricostruzione digitale dei due siti storici della città gigliata, arrivano le impressioni ed i commenti dei professionisti e dei rappresentanti dei cittadini. Sul tema del Teatro Romano, in particolare, intervengono l’avvocato Gianpiero Vellucci e Claudia Angelisanti, presidente di Gioventù Nazionale Ferentino, sollevando alcune perplessità relative al reale recupero dell’antica opera. 

“Il teatro romano di Ferentino, risalente al II secolo d.C., deve essere portato alla luce nella sua interezza per accrescere il patrimonio artistico e storico della città ma anche dell’intera Nazione”. Così l’avvocato Gianpiero Vellucci a proposito del Teatro Romano di Ferentino nel maggio dello scorso anno, quando, autonomamente, si impegnò a scrivere un invito-diffida al Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, affinché venissero stanziati dei fondi per il recupero e la riqualificazione dell’opera con evidenti finalità di ritorno in termini turistici per la città. L’avvocato, rimarcó all’epoca il legame indissolubile con la città ernica ricordando come, diversi anni prima, si dedicò ad essa finanziando il completo rifacimento dello Stadio cittadino. “Tornado a Ferentino, ho trovato uno spettacolo avvilente, poiché l’opera era in condizioni deterioranti. Ciò che continua a colpirmi è il fatto che il teatro non sia ancora pienamente venuto alla luce”, mostrandosi sbigottito e dicendosi fin d’allora disposto, qualora il Ministro avesse negato il finanziamento, “a stanziare dei danari per riqualificare tale area, con i dovuti permessi da parte del Comune di Ferentino”. 

Il lodevole proposito non trovò poi modo di essere premiato in quanto, alcuni mesi dopo, il primo cittadino Antonio Pompeo rese nota la notizia dell’acquisizione di fondi da parte del Ministero Franceschini (1,5 milioni di euro, ndr) da destinare alla riqualificazione del sito sopraindicato.
Proprio tale notizia, seppur, in prima istanza, foriera di entusiasmanti prosiegui, sembra suscitare, soprattutto alla luce dei recenti sviluppi, non poche perplessità, tradotte in una critica dall’avvocato Vellucci cui fa eco la giovane militante di Gioventù Nazionale Ferentino, Claudia Angelisanti, che si dice sbalordita dalle intenzioni dell’Amministrazione Comunale di voler proporre un tour virtuale in tale sito. “Risulta curioso vedere una proposta, nel caso specifico quella dell’avvocato Vellucci, un’idea di altra persona e palesata alla comunità, riconvertita ed assimilata alle iniziative dell’amministrazione senza citare chi, facendosene promotore autonomamente, aveva palesato l’intenzione di agire per il bene della comunità ferentinate.Alle dirette streaming , preferiamo il contatto con le persone, pertanto risulta più utile e produttivo rilanciare la proposta dell’avvocato Vellucci, immaginando, in tempi post-covid, un ufficio turistico ben attrezzato con giovani che possano essere avviati anche al lavoro, una proposta concreta, arricchita da un’adeguato sistema infomatico vista la crescente digitalizzazione nel nostro comune sempre più “smart”. La nostra preoccupazione è che l’iniziativa dell’amministrazione, per quanto interessante ed al passo coi tempi, si riduca a quello che è, un tour virtuale, senza contemplare l’effettivo restauro dell’opera. I cittadini hanno il diritto di conoscere quali saranno gli usi effettivi che verranno fatti del finanziamento erogato dal ministero. Un milione e mezzo di euro che dovrebbe permetterci di riportare alla luce l’immenso patrimonio storico e culturale che il teatro romano rappresenta. Un vanto che meriterebbe di essere ammirato dal vivo e nella sua interezza dai turisti di ogni dove e non solamente attraverso una rivisitazione digitale. Ci tengo a concludere ribadendo nuovamente e con forza la necessità dell’installazione di apparati di videosorveglianza su tutto il territorio comunale, dal centro alle estreme periferie, ma specialmente in tali siti archeologici, al fine di evitare danni da parte di incivili come avvenuto, recentemente, alle targhe turistiche, collocate nei vari punti della città. Ferentino ha un patrimonio artistico e storico di rilevanza internazionale che deve e dovrà essere valorizzato costantemente, senza scusanti e senza connotati politici”. Conclude l’avvocato Vellucci. “Ringrazio Claudia per aver messo in risalto tale tematica. Con questa piccola contestazione non si nega la fiducia nei confronti dell’Ammistazione Pompeo che sono sicuro, ben saprà valorizzare tale sito. Ci tengo a sottolineare che possiamo ben sperare per il futuro di Ferentino con giovani interessati e competenti in ambito locale come nel caso della giovane Angelisanti, che da diverso tempo continua a portare avanti nella nostra meravigliosa cittadina valori tradizionali, ponendo al centro delle proprie  iniziative il bene comune e la vicinanza alla propria comunità.Del resto ci sono delle eccezioni in ogni campo e Claudia è una di queste. Ad maiora”!