Ferentino, occhio alle truffe

Nel pomeriggio di ieri, a Ferentino, presso la Sala consiliare del Comune, nell’ambito del “Progetto Sicurezza Anziani”, che vede impegnati i massimi vertici della Polizia di Stato, si è svolto il convegno “Occhio alle truffe”. Quello di ieri, dopo quello svoltosi ad Anagni nella settimana scorsa, è il secondo incontro realizzato dalla Questura in collaborazione con le Amministrazioni comunali di Alatri, Anagni, Ferentino e Veroli. Per l’occasione la sala consiliare del comune, era gremita di persone che hanno seguito, con grande interesse e partecipazione, l’evento. Il dibattito ha visto la partecipazione del Questore della Provincia di Frosinone Filippo Santarelli, del Sindaco di Ferentino Antonio Pompeo, del Primo Dirigente D.ssa Antonella Chiapparelli, Dirigente della Divisione P.A.S.I. e del V.Q.A. D.ssa Cristina Rapetti, capo di Gabinetto della Questura di Frosinone. Al numeroso pubblico, ben coordinato sia dal personale del comune che dal presidente del centro anziani della città, sono stati illustrati i comportamenti scorretti tenuti dai truffatori e sono stati indicati i metodi per poterli individuare e gli accorgimenti da adottare nel caso in cui si resti vittime di tali reati. Al riguardo sono stati proiettati i filmati realizzati dalla Polizia di Stato interpretati dal noto attore Lino Banfi, nei panni del famoso “nonno Libero”, in cui sono rappresentate le truffe più comuni compiute ai danni delle persone anziane. Il dibattito si è arricchito inoltre delle sperienze personali esposte dai partecipanti che hanno raccontato episodi di truffe subite personalmemte e da propri parenti e conoscenti che hanno contribuito a rendere vivace e assolutamente produttivo l’incontro. Nell’occasione, per una migliore comprensione del fenomeno e per rendere più agevole il vivere quotidiano degli anziani, Antonella e Cristina, al termine dell’incontro, hanno distribuito agli intervenuti un vademecum operativo contenente piccoli ma quanto mai preziosi consigli per evitare di rimanere vittime dei truffatori nello svolgimento delle più comuni attività quotidiane.