Ferentino, intitolazione caserma dei Carabinieri a Gaetano Catracchia

Questa mattina è tenuta la cerimonia di “intitolazione” della sede della Stazione Carabinieri di Ferentino (FR) al Car. Medaglia d’Argento al Valor Militare “in vita” Gaetano Catracchia. La cerimonia, promossa dalla figlia, dr.ssa Annalisa Catracchia, e dalla nipote dell’eroe, avv. Beatrice Cito,  si è svolta alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri Lazio, Generale di Divisione, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Frosinone, del sindaco di Ferentino, del vicario del prefetto, delle massime Autorità civili, militari e religiose della Provincia. La caserma, ubicata in un palazzo consolare che ospita i Carabinieri  dal 1870, è ore intitolata al Carabiniere “Gaetano Catracchia”, originario di Ferentino (FR) ove nacque nel 1915. Il giovane, arruolatosi all’età di 19 anni, dopo aver frequentato il ciclo formativo nell’Arma dei Carabinieri ed aver prestato servizio in alcuni reparti dell’Arma, a soli 24 anni, nel  maggio del 1938, viene  mobilitato nel contingente italiano in Etiopia ed assegnato alla Stazione di Bale. Il 15 dicembre 1939, nel corso dei combattimenti a Molino Greco, noncurante del violento fuoco nemico, volontariamente accorreva in aiuto di un Ufficiale  circondato da un gruppo ribelle,  venendo colpito. Ferito ad un braccio continuava a combattere  accanitamente finché  sfinito cadeva senza forze per le gravi ferite  subite. Per l’esemplare gesto di valore, altruismo e generosità è  stato insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare  “in vita”,  riconoscimento tributatogli con Regio Decreto del 6 maggio 1940. L’eroe una volta ripresosi  dalla grave infermità, a causa dell’invalidità, transitava nel suolo civile  prestando servizio presso il distaccamento di Frosinone del Ministero dell’Agricoltura e Foreste sino  al successivo collocamento in pensione avvenuto  nel 1982. La cerimonia di intitolazione,  fortemente sostenuta  dall’Amministrazione Militare, dal sindaco e dall’Amministrazione Comunale di Ferentino, ha avuto inizio con la resa degli onori al Generale di Divisione Salimbeni, che ha passato  in rassegna il reparto di formazione schierato, e la lettura  della motivazione  che il  6 maggio 1940 ha dato luogo alla attribuzione della MAVM: “Non curante del pericolo, sebbene la zona fosse più volte battuta da violento fuoco nemico, volontariamente accorreva in aiuto di un Ufficiale che spintosi troppo avanti era stato circondato da un gruppo ribelle. Ferito gravemente al braccio, continuava a combattere finchè cadeva esausto per forte perdita di sangue. Mirabile esempio di altruismo e di valore”.

Redazione Ferentino