Fasti Verolani, cala il sipario

[one_third]Cristina_Verro_350[/one_third] Fasti Verolani, cala il sipario. La città lentamente si riprende dall’euforia dei giorni scorsi. Numerosi biglietti staccati e ossigeno nelle casse comunali. Strade e piazze gremite di migliaia di persone rimandate ormai al prossimo anno. L’economia del paese non sopravvive con i Fasti ma è pur vero che la stessa economia locale necessita di una settimana di incessante e proficuo lavoro. Anche i cittadini avvertono di doversi immergere nella movida di questo evento giunto alla diciassettesima edizione. Tanti gli artisti, professionisti da ogni parte del mondo che trasformano il centro storico in un palcoscenico. E poi un gruppo di attori locali che fa cinque su cinque a Palazzo Campanari proponendo una esilarante e spassosa commedia dialettale e raccontando, tramite una cantarella, una simpatica filastrocca della tradizione verolana «…a Sant’Angelo figlie belle, all’Arnara campo dei fiori, alla piazza tutti signori, a San Paolo e a Santa Croce puttanelle e ruffianelle».
La riuscita della diciassettesima edizione è merito della direzione artistica, dei volontari, dell’amministrazione comunale che ha investito sonoramente ma soprattutto dell’assessore Cristina Verro, vera artefice di questo successo. Fasti sono i giorni di famiglie intere, di giovani spensierati, di commercianti indaffarati, di amori scoppiati e confermati, di teatranti veri e improvvisati. I Fasti sono nel cuore di tutti, di alcuni in particolare.