Fame nervosa, 5 alimenti per gestirla senza ingrassare

Mangiare, o desiderare di farlo, senza però avere fame. È capitato a tutti almeno una volta. Per molti è persino una consuetudine. Questo perché il cibo ha un potere consolatorio, soprattutto quando siamo sotto stress. Nello specifico, diventa importante capire che non si tratta di una necessità, quanto piuttosto di una «fame emotiva o nervosa». Un finto bisogno fisiologico — l’organismo non chiede di essere nutrito — dettato da uno stato mentale ed emotivo sotto pressione. In altre parole, le delusioni, le arrabbiature, la frenesia, le ansie, le responsabilità, le preoccupazioni in senso trasversale ci portano a esercitare una costante autocritica che, via via, può renderci insicuri, fino a indebolirci. E dunque, il cibo come «nutrimento consolatorio». Di tanto in tanto ci può anche stare. Quando, però, l’alimento fuori pasto — specie se ricco di zuccheri e grassi, questi ultimi soddisfano meglio la nostra smaniosa ricerca del piacere — diventa routine, allora bisogna fermarsi, guardarsi dentro nel tentativo di comprendere a che punto siamo e cercare di porre a eventuali turbamenti. Semplificando: bisogna staccare la spina. Appoggiarsi a un esperto che aiuti a rivedere lo stile di vita può essere risolutivo. Noi abbiamo interpellato Francesca Beretta, biologa nutrizionista scientifica, autrice del libro (disponibile su Amazon) «Giù la pancia…su il morale! – In tre mesi una vita da sogno. La dieta mediterranea di coppia» (www.giulapancia.it). «Il primo step per controllare la fame nervosa e rafforzare allo stesso tempo l’organismo? Mangiare, ma solo alimenti funzionali. Ce ne sono tanti e pure gustosi».
Tra questi ceci, pinzimonio, lupini, multivitaminico ACE e frutta secca. corriere.it