Elezioni, Petricca sostiene Eugenia Tersigni candidata a sindaco di Sora

Elezioni comunali a Sora. Intervista ad Andrea Petricca, candidato “Sora nel Cuore”. 

Andrea, in autunno Sora torna al voto. A tuo parere, che voto sarà? Che città è oggi Sora? Di cosa ha bisogno? 
“Io penso che sarà un’esperienza nuova specie per il tipo di campagna elettorale che precederà il voto. Usciamo da un anno e mezzo particolarmente brutto; un anno e mezzo che ha modificato la vita di tutti per cui le campagne di una volta, saranno sostituite da campagne elettorali fatte sui social media, su internet e non sarà la campagna del comizio ma sarà la campagna dello slogan. Il mio augurio è che sia una campagna elettorale basata sulla correttezza perché sappiamo che spesso questi strumenti ci portano anche ad incrociare i famosi leoni da tastiera che ne approfittano e dietro mentite spoglie, elargiscono i soliti insulti. Io spero che sia una campagna elettorale tranquilla, di spessore. Sora viene fuori da un quinquennio particolare, difficile, anche se tutte le responsabilità non possono essere attribuite alla pandemia che ha colpito tutta l’Italia. La situazione della città è molto particolare e penso che chiunque alla fine vincerà le elezioni e si appresterà a governare avrà davvero molto molto da lavorare”. 

La prossima tornata elettorale di vedrà di nuovo protagonista. Cos’è che ti ha spinto a prendere questa decisione? 
“Sono un po’ di anni che non siedo in consiglio comunale. La politica mi è sempre piaciuta e sono convinto che ora siamo di fronte a delle condizioni particolari. Il presupposto di questa squadra che abbiamo formato e che diventa, giorno dopo giorno, più grande è quello di dover presentare un progetto chiaro alla città proteso soprattutto ad amministrare ed a fare la differenza. Questo è stato uno degli elementi portanti. Ci sono tantissimi giovani, tantissimi volti nuovi, tanta gente che veramente farà della propria professione e della propria capacità la nuova condizione per poter dare una prospettiva nuova alla città. Io penso che la cosa fondamentale sia, appunto, quello di stabilire e di trovare un nuovo modo di amministrare per garantire alla cittadinanza vicinanza e capacità di fare”. 

Quale valore ritieni fondamentale in Politica?
“Negli ultimi 15 anni le varie amministrazioni sono state minate da una serie di passaggi. Il consigliere comunale che veniva eletto con un sindaco di riferimento magari dopo qualche mese passava in opposizione e viceversa. C’è stato questo mercato di consiglieri che ha sempre creato degli handicap importanti sull’amministrazione vera e propria. Certo, il cambio di posizione può succedere in politica ma quello che sconcerta è quando il consigliere che viene eletto fa più passaggi nell’arco della stessa consiliatura rendendo ancora più difficile il lavoro del sindaco. La condizione nuova è una squadra unita, che non chiede nulla fin dall’inizio e un sindaco che nel momento in cui nota divergenze e inizia questo mercato ha il coraggio di dimettersi e ridare la parola ai sorani”. 

Siete a lavoro da mesi: sei uno dei promotori del gruppo “Sora nel Cuore”. Che gruppo è? E’ civico, vero? 
“Si, è un gruppo civico che non ha per scelta nessun simbolo di partito. E’ un gruppo che coniuga l’esperienza di persone che come me hanno un passato amministrativo – siamo una parte minima – e tantissimi giovani professionisti che sono la struttura portante del gruppo. Un gruppo che prima di iniziare a fare politica si è amalgamato scoprendo l’amicizia. Ci sono tantissime novità, tantissime donne e la conditio sine qua non è quella di evitare che questi fenomeni di turbolenza che ci sono stati negli ultimi 15 anni si verifichino per i prossimi 5 anni. Io sono convinto che Sora chieda questo: serenità, tranquillità e soprattutto una Amministrazione attenta ai bisogni dei cittadini, vicina e capace di portare risultati. In questi anni c’è stata una distanza che i sorani hanno accusato molto. La mia idea è quella che un cittadino trovi sempre in Comune l’amministratore di riferimento; che sindaco e consiglieri tutti siano disposti a dialogare con loro e a recepire le istanze, garantendo quello che è fattibile”. 

Avete avviato un dialogo con Eugenia Tersigni. Perché è il candidato sindaco giusto? Che cosa la contraddistingue? 
“Penso che Eugenia raccolga una serie di qualità che sono importantissime. Eugenia è una persona forte, autorevole, una persona umana, abituata ad ascoltare i cittadini a cui è stata a fianco per tantissimi anni come tecnico comunale. E’ una professionista preparata, chiara, che sta sul pezzo e ha delle conoscenze della macchina amministrativa che sono fondamentali. Ora più che mai questo bagaglio è importantissimo. Eugenia è una persona onesta, che non vive di politica e questo non è poco al tempo di oggi. Siamo arrivati a convergere sulla figura di Eugenia facendo tantissime considerazioni e portando avanti un dibattito serrato che ci ha condotto a lei. Glielo stiamo chiedendo da tempo, da un po’ lo stiamo facendo pubblicamente. Lei ci sta riflettendo in maniera molto attenta e io so che una volta che ci dirà di sì, e sono ottimista su tale ipotesi, sicuramente si butterà a capofitto in questa nuova avventura cercando di garantire tutto quello che è mancato a Sora fino ad oggi. Sarà un sindaco operativo 24 ore su 24, un sindaco che starà vicino alla gente e, sono convinto, che riuscirà a dare risposte importanti alla comunità. Eugenia e il gruppo Sora nel Cuore sono convinto possano essere la formula vincente per far ripartire la città. In tempi stretti sono certo che Eugenia dirà la sua. Noi l’aspettiamo con la dovuta calma e con la speranza che accetterà e si impegnerà in prima persona in un patto d’onore con i sorani che ha sempre rispettato tanto e che ha sempre dimostrato tenere in considerazione più di ogni cosa”.