È morto Davide Rebellin

Davide Rebellin, ex campione italiano di ciclismo, è stato investito e ucciso oggi poco prima di mezzogiorno a Montebello Vicentino . Aveva 51 anni. Secondo le prime ricostruzioni è stato travolto mentre si allenava lungo la strada Regionale 11, a Montebello, all’altezza del bar ristorante «La Padana» dal mezzo pesante che usciva da uno svincolo. L’autista del camion si è allontanato, e non è ancora chiaro se si sia accorto di quanto era successo. Quando è intervenuto il medico del Suem 118 ha potuto che constatare la morte dell’ex campione. Le indagini sono affidate ai carabinieri. Tra i primi ad accorrere sul luogo dell’incidente il fratello Carlo che, avendo saputo di un ciclista investito, aveva forse avuto il presentimento che potesse trattarsi di Davide. Si è recato sul posto e ha subito riconosciuto la bici accartocciata del fratello. Rebellin, che viveva a Lonigo (Vicenza) ma era nato a San Bonifacio (Verona), dopo trent’anni di professionismo aveva ufficialmente chiuso la propria carriera poco più di un mese fa, con la partecipazione alla Veneto Classic. Specialista delle classiche, ha vinto un’edizione dell’Amstel Gold Race (nel 2004), tre della Freccia Vallone (nel 2004, 2007 e 2009) e una della Liegi-Bastogne-Liegi (nel 2004), oltre a una tappa al Giro d’Italia. In una carriera ricca di successi anche l’ombra del doping che arriva dopo i Giochi olimpici di Pechino 2008, nei quali conquista l’argento nella gara in linea. Nell’aprile 2019 a Rebellin viene contestata la positività al doping su campioni di sangue prelevati durante l’Olimpiade e gli viene revocata la medaglia d’argento. Dopo sette anni, nell’aprile 2015, viene assolto dalle accuse di aver assunto sostanze dopanti in quanto «il fatto non sussiste».corriere.it