Droga nascosta dappertutto in macchina e in camera da letto, in Ciociaria arrestato noto malvivente

Droga nascosta dappertutto in macchina e in camera da letto, in Ciociaria arrestato noto malvivente. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sora hanno arrestato un 53enne di Castelliri (FR), che si trovava ai domiciliari in attesa del processo. L’uomo, nei primi giorni del mese di maggio 2022, era stato arrestato a Montesarchio, in provincia di Benevento mentre si trovava a bordo di un’Alfa Romeo insieme ad una 36enne di San Severo Marche (MC). I due erano stati controllati dai Carabinieri durante un posto di blocco e alle richieste di indicazioni dei militari, avevano mostrato un evidente stato di agitazione. All’accenno dei Carabinieri di voler approfondire il controllo, la donna aveva consegnato una bustina contenente un grammo di crack, certamente nel tentativo di far concentrare le verifiche su quella sostanza ed evitare che i Militari facessero controlli ulteriori. I Carabinieri, invece,  hanno effettuato una più approfondita perquisizione scoprendo che il divano del sedile posteriore dell’auto era stato modificato con un’apertura centrale cucita ad arte. All’interno del sedile un bustone di cellophane trasparente contenente ben altro, oltre un chilogrammo di cocaina purissima. Sempre nell’abitacolo dell’Alfa Romeo, una Mito di colore rosso intestata ad un “prestanome”, i Carabinieri avevano trovato denaro per oltre 1000 €uro, anch’essi sequestrati. Entrambi erano stati arrestati e l’uomo ristretto, successivamente al riesame, agli arresti domiciliari presso la sua abitazione in Castelliri. Da questo momento in poi i Carabinieri della Stazione di Isola del Liri e quelli dell’Aliquota Radiomobile del NOR di Sora hanno preso in carico i controlli a carico del soggetto in Castelliri, effettuati quotidianamente ed in orari differenti. E’ stato proprio nel corso di una verifica sulla presenza dell’uomo presso la sua abitazione che  una pattuglia dei Carabinieri della Radiomobile ha notato nelle vicinanze dell’abitazione delle autovetture parcheggiate. L’ora insolita e la comparazione con i controlli effettuati nei giorni precedenti ha destato qualche sospetto ed i militari hanno fatto una verifica preliminare sui veicoli, risultati in uso a persone con pregiudizi di Polizia. Entrati nell’abitazione, dove l’uomo si è fatto trovare da solo cercando di concludere il controllo, i Carabinieri hanno preteso come sempre di effettuare il controllo di tutte le stanze. A nulla è valso l’atteggiamento infastidito del 53enne che probabilmente tendeva ad evitare questa ulteriore verifica. Il controllo ha poi, difatti, fatto emergere che in una delle stanze interne vi erano altre due persone, entrambi pregiudicati noti ai militari, un 46enne di Isola del Liri ed un 33enne di Castelliri. Una prima verifica ha permesso di trovare tracce di sostanza stupefacente probabilmente usata da loro. E’ scattata così la perquisizione durante la quale i Militari hanno trovato dei chiari elementi di riscontro a che all’interno dell’abitazione avvenisse una continua attività di spaccio. Nascosti in più punti dell’abitazione sono stati trovati, difatti, bilancini di precisione, del cellophane già ritagliato e pronto per il confezionamento delle dosi, due involucri contenenti complessivamente circa 6 grammi di crack e circa 3.000 euro in contanti, in banconote di diverso taglio e dei fogli sui quali l’uomo annotava gli ordini e le forniture fatte ai propri clienti, su cui i Carabinieri di Via Barea stanno tutt’ora indagando. Soldi, droga e materiale erano stati sequestrati. E’ scattata la denuncia a carico dei tre e la richiesta di aggravamento della misura nei confronti del 53enne fatta al GIP del Tribunale che aveva emesso l’originaria misura. Il Giudice ha verificato la gravità dei fatti comunicati dai Carabinieri di Sora ed ha accolto la richiesta, disponendo la revoca degli arresti domiciliari per l’uomo e la sua traduzione in una struttura Carceraria. L’uomo è stato prelevato dai Carabinieri del NOR di Sora e tradotto al Carcere di Cassino.