Donne picchiate brutalmente in Arabia, ecco le immagini scioccanti

Un filmato scioccante, ottenuto dal sito inglese MailOnline, mostra agenti di polizia sauditi mentre picchiano brutalmente alcune donne all’interno di una struttura nota come “casa di cura” a Khamis Mushait, nella provincia di Asir. 
Le immagini documentano l’intervento violento contro un sit-in pacifico organizzato dalle detenute per protestare contro le dure condizioni di vita. Nel video si vedono donne trascinate per i capelli, colpite con bastoni e cinture, alcune delle quali giacciono a terra prive di sensi. Le autorità coinvolte appartengono alla cosiddetta “Casa di educazione sociale per ragazze”, una delle strutture usate per rinchiudere giovani considerate “disobbedienti” dalle famiglie. Il video, inizialmente emerso nel 2022, è tornato sotto i riflettori grazie al coraggio di alcune ex detenute che hanno denunciato le condizioni all’interno delle strutture Dar al-Reaya, presenti in tutto il Paese. 
Secondo la dottoressa Maryam Aldossari, accademica saudita presso la Royal Holloway di Londra, molte donne sono detenute senza processo e possono uscire solo con il permesso di un tutore maschio. “Ci sono ragazze di appena 13 anni rinchiuse per ‘disobbedienza’. Non esiste un processo legale né un sistema di appello. Sono strutture carcerarie mascherate”, ha denunciato Aldossari, aggiungendo che in alcuni casi la disperazione ha portato al suicidio. Nonostante le proteste internazionali, le autorità saudite continuano a negare che si tratti di centri di detenzione. Un portavoce del governo ha dichiarato che “le donne possono uscire liberamente” e che “ogni accusa di abuso viene esaminata con attenzione”. Ma secondo gli attivisti, queste affermazioni mancano completaemente di credibilità.
Le “case di cura”, secondo le organizzazioni per i diritti umani, rappresentano uno dei simboli più inquietanti della repressione sistemica delle donne in Arabia Saudita, dove la violenza istituzionale si mescola al controllo familiare e all’assenza di diritti legali fondamentali. corriere.it