Coronavirus, la Valle d’Aosta è la regione più contagiata d’Italia

La Valle d’Aosta è la regione con la maggiore incidenza di contagiati rispetto alla popolazione. Secondo i dati elaborati da Paolo Spada, chirurgo vascolare all’Humanitas Research Hospital di Milano (fonte Ministero della Salute al 26 ottobre), sono 575,3 su 100.000 abitanti.

Al secondo posto, con 348,5 casi positivi su 100.000 residenti, c’è la Provincia di Bolzano. La Valle d’Aosta ha anche altri tre “primati”: il rapporto tra i casi positivi e le persone testate negli ultimi sette giorni (50,14%, seconda la Liguria con il 32,2%), il numero dei ricoveri (59,7 su 100.000 abitanti, seconda la Liguria con 50,8) e il numero dei decessi in sette giorni (6,3 su 100.000 abitanti, seconda la Liguria con 4).

In Umbria nell’attuale seconda fase della pandemia Covid “sono già stati superati i contagi della prima fase”. Lo ha detto la presidente della Regione Donatella Tesei illustrando in Assemblea legislativa la situazione legata all’emergenza sanitaria. “L’epidemia – ha aggiunto – ha un ritmo giornaliero mai visto così come la velocità di propagazione. Un’onda completamente diversa dalla fase 1”. La presidente ha parlato di un contagio “massivo e diffuso seppure senza focolai particolari”. Tesei ha quindi ricordato che i ricoverati a oggi sono il 5,8% dei contagiati e le terapie intensive lo 0,6% (il 10% dei ricoverati). “Naturalmente – ha aggiunto – sono dati che non ci possono far stare tranquilli ma non possiamo certamente negare che l’onda è completamente diversa. Fatta prevalentemente da asintomatici e pauci-sintomatici. Tanto e vero che in questa fase due abbiamo trovato e isolato un numero maggiore di contagi che in tutta la gestione della fese 1”.

Entrerà in vigore questa sera, dopo l’ok del prefetto Carmen Perrotta, la nuova ordinanza anti-contagi del sindaco di Genova Marco Bucci che impone dalle 21 alle 6 del mattino limitazioni alla mobilità delle persone, misura che fino a oggi era destinata esclusivamente ad alcuni quartieri. Lo ha detto Bucci a margine del consiglio comunale. “Non si tratta di un coprifuoco – sottolinea – questo deve essere chiaro, l’obiettivo è quello di azzerare le possibilità di assembramento, e quindi come già nei giorni scorsi sarà possibile spostarsi per andare a trovare un parente, un amico o per andare a casa o al lavoro, ma non si potrà circolare senza motivo”. Bucci ha chiarito che le limitazioni alla mobilità “non saranno applicate a chi si sposta in auto o in moto. Si potrà andare a correre”. ansa.it