Coronavirus Frosinone, i 10 “comandamenti” di Ottaviani

“La Pasqua è associata, sia dal punto di vista religioso che laico, alla resurrezione, alla rinascita e alla luce – ha affermato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, nel video postato sui canali social – E allora, questa volta, la resurrezione coincide con la curva dei contagi che si sta abbassando, anche attraverso lo sforzo di dieci categorie di persone, che oggi vanno ringraziate più di altre.  

1. Il primo ringraziamento è rivolto ai nostri operatori sanitari, che sono sul campo quotidianamente, con professionalità ed umanità, in condizioni lavorative difficili, estenuanti e, spesso, a mani nude.

2. Il secondo, invece, è per quei dipendenti comunali che, in questi giorni, hanno permesso al Comune di Frosinone di consegnare circa 30.000 mascherine nelle abitazioni del capoluogo e, soprattutto, di soddisfare le richieste di circa 1.200 buoni spesa, permettendo alla famiglie di fronteggiare l’emergenza economica e sociale.

3. Il terzo ringraziamento va alle Forze dell’Ordine, che mettono a repentaglio, sulle strade e nei luoghi pubblici, la loro vita, per far rispettare le norme che permettono la tutela dell’incolumità fisica e individuale. 

4. Un ringraziamento, poi, al volontariato, come quello portato avanti dai ragazzi delle associazioni e della protezione civile, che sono impiegati in mille attività per l’interesse collettivo, senza retribuzione, dando forza e sostegno al territorio. 

5. Grazie anche agli insegnanti, che supportano le famiglie seguendo gli studenti con la didattica a distanza, mediante computer e tablet o, in assenza di internet, anche con il semplice telefono. 

6. Proprio a loro, ai giovani, rivolgo un encomio speciale: loro comprendono, più di tutti, l’importanza del periodo che stiamo vivendo, e sanno che è necessario, più che mai, rispettare regole nuove, in attesa del momento in cui potranno tornare a fare sport, andare allo stadio o ballare in discoteca. 

7. Grazie, poi, agli anziani per i quali è un sacrificio tenersi a distanza dai loro figli e nipoti, per evitare ogni ipotesi di contagio: sanno che questa è una guerra, diversa da quella che hanno vissuto 70 anni fa, ma che non ammette distrazioni di sorta. 

8. Grazie alle famiglie, piccole e grandi: stanno compiendo innumerevoli rinunce e stanno cercando, attraverso lo strumento della resilienza, di far bastare quello che c’è. Davanti a loro, dobbiamo tutti togliere il cappello. In molti casi, si fa a meno di qualcosa per dividerlo con il vicino o con chi è in difficoltà, dimostrando di centrare i valori su cui si poggiano la società e la famiglia stessa. 

9. Grazie a tutti gli operatori, pubblici e privati, impiegati nei servizi essenziali, come l’assistenza alle fasce deboli o la raccolta differenziata: è il loro lavoro a permettere a Stato, Comuni e Province di restare aperti, insieme agli addetti agli esercizi commerciali che garantiscono la fornitura dei generi di prima necessità.

10. Il ringraziamento più grande – ha concluso il sindaco Ottaviani – è, però, dedicato ai Frusinati, a coloro che vivono nel Capoluogo e nella Provincia e che interpretano nel modo migliore la Ciociarità, guardando al futuro, costruendolo già da oggi, con i piedi ben piantati nel presente. La luce è dietro l’angolo, ma dobbiamo dare il massimo per non perdere la concentrazione. La nostra provincia e il nostro comune possono contare su cittadini meravigliosi che, nella stragrande maggioranza dei casi, rispettano le regole, dando il proprio contributo per quella che sarà una vittoria collettiva. Il ringraziamento finale delle istituzioni, dunque, va consegnato esclusivamente a voi. Che sia una Pasqua di resurrezione diversa, sia dal punto di vista religioso che laico, perché la vera rinascita deve coinvolgere la società intera, basata su quei valori di forte coesione sociale, portati avanti proprio da ognuno di voi”.

Redazione Digital