Coronavirus-E’ ufficiale, nuove restrizioni sull’attività sportiva

Lo sport all’aperto si potrà fare tassativamente da soli e rimanendo nelle vicinanze di casa. E non è consentito «svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto». Sono alcune delle ulteriori  restrizioni decide dal governo con una ordinanza che serve a limitare il contagio da coronavirus, in vigore dal 21 al 25 marzo. I supermercati, gli ipermercati e gli alimentari  resteranno aperti durante il fine settimana.

Queste le nuove misure, secondo quanto si legge nell’ordinanza, per quanto riguarda le attività all’aria aperta: è vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici; non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. 

Seguendo le indicazioni degli esperti si è deciso di non porre un divieto, ma comunque di limitare al massimo le uscite e comunque i contatti con le altre persone. I dati forniti dalla protezione civile confermano che ancora migliaia di persone si ammalano ogni giorno e l’alto numero dei decessi convince sulla necessità di tenere in vigore regole rigide. 

Viene decisa anche la chiusura di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, all’interno delle stazioni ferroviarie e delle aree di servizio e rifornimento carburante, «con esclusione di quelli situati lungo le autostrade». Restano aperti negli ospedali e negli aeroporti.

Si parla poi nell’ordinanza degli spostamenti verso le seconde case, finora consentiti: «Nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza».

Da giorni le Regioni continuavano a chiedere una «stretta ulteriore» anche sollecitando l’uso dell’esercito proprio per effettuare i controlli e impedire alle persone di entrare nei parchi che sono stati chiusi con ordinanze dei sindaci. Con loro tratta il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia che ha sempre insistito sulla necessità di avere «regole omogenee in tutta Italia». La Regione Veneto, in particolare, ha emesso un’ordinanza che fissa il limite dell’«immediata vicinanza alla residenza» o dei 200 metri di distanza per gli spostamenti e riguarda «l’attività motoria o l’uscita con l’animale di compagnia per le sue necessità fisiologiche». Nessuna limitazione di distanza è invece prevista per la spesa nei supermercati o nei negozi di generi alimentari. corriere.it