Contro la violenza sulle donne, in Ciociaria il corso per le vittime

Cosa fare nel caso in cui la vittima di una violenza si rivolge in prima battuta all’amministratore di un Comune o di una città perché amico, conoscente o semplicemente perché pensa che rappresentando un’istituzione abbia gli strumenti necessari e più idonei per proteggerla? Cosa consigliare o quali contatti fornire affinché la stessa vittima, nella maggior parte dei casi donna e addirittura moglie, compagna o ex di chi le ha usato violenza, possa essere rassicurata e sentirsi compresa e non giudicata? Che linguaggio usare per trasmettere un sentimento di comprensione e di predisposizione all’aiuto rispettando sensibilità, dolore e, in tanti casi anche vergogna, nonostante sia parte lesa? Sono questi gli interrogativi a cui tanti amministratori e amministratrici comunali, soprattutto di piccoli centri ma non solo, riceveranno risposta da un team di ‘addetti ai lavori’ – avvocati, giudici, psicologi, responsabili di centri anti-violenza e figure professionali affini – in uno dei progetti scaturiti dall’impegno sottoscritto dalla Provincia di Frosinone con la firma del protocollo interistituzionale dello scorso 12 maggio insieme a Prefettura, Procura, Ordine degli Avvocati di Frosinone e Asl. Un’esigenza, quella di formare gli amministratori locali a gestire le prime fasi di un caso di violenza, emersa dalla Consulta delle elette della Provincia, presieduta da Eleonora Campoli, e che immediatamente ha trovato accoglimento da parte del presidente Antonio Pompeo, il quale ha attivato l’Azienda speciale Frosinone Formazione e Lavoro al fine di organizzare un corso per rispondere alla richiesta e mettere a terra azioni concrete per il contrasto al fenomeno della violenza di genere. Il corso, che si articolerà in cinque giornate, partirà ufficialmente il prossimo 7 dicembre con un focus sugli aspetti legali: a relazionare, dopo i saluti del presidente del tribunale di Frosinone, il dottor Paolo Sordi, saranno il giudice Roberta Bisogno (Gli strumenti di tutela civilistici nella lotta alla violenza di genere) e l’avvocato Fabrizio Zoli, amministratore unico di FFL-SAV e membro del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Frosinone (Il gratuito patrocinio e il protocollo tra gli ordini forensidel Lazio e la Regione). La seconda giornata, in programma per il 15 dicembre, vedrà analizzati gli aspetti legali in ambito penale: agli indirizzi di saluto del procuratore della Repubblica di Frosinone, il dottor Antonio R.L. Guerriero, e del presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Frosinone, l’avvocato Vincenzo Galassi, seguiranno l’intervento della dottoressa Rossella Ricca (Il codice rosso e i tempi di intervento della Procura) e la relazione dell’avvocato Angelo Testa (La querela e gli strumenti difensivi delle vittime). Terzo appuntamento è per il 19 dicembre e verterà sugli aspetti psicologici: gli effetti della violenza di genere sulla salute psico-fisica della donna, la comunicazione con la donna che subisce violenza, la presa in carico dal punto di vista psicologico, la gestione delle emozioni durante il colloquio, l’elaborazione del trauma e della separazione dal maltrattante. A trattarli sarà la dottoressa Serena Zurma dell’Uosd Consultori e Percorso Nascita  della Asl di Frosinone. Le ultime due giornate, infine, analizzeranno gli aspetti socio-assistenziali: politiche sociali e rete: il ruolo dei centriantiviolenza nella gestione delle donne  (gestione dell’accoglienza, percorso di riabilitazione e fase di uscita); la rete associazionistica sul territorio provinciale: organizzazione e riferimenti. Saranno a cura di responsabili e referenti dei centri anti-violenza mappati sul territorio provinciale e si terranno a partire da gennaio 2023.