Consumo droga in aumento, piaga sociale in Ciociaria

di Gianmarco Fratangeli

Fino ad oggi abbiamo conosciuto la Provincia di Frosinone nelle cronache nazionali come la terra della Valle del Sacco e dei rifiuti. Una delle Provincie d’Italia più inquinate e con un tasso di tumori molto elevato. Sono anni che assistiamo a molte manifestazioni da parte delle associazioni del territorio per rivendicare la salute dei cittadini, troppo spesso abbandonati e messi da parte da una Politica territoriale che non vede o che fa finta di non vedere. 

Una Politica che si è dimenticata degli ultimi, degli invisibili come i tossicodipendenti che fanno da cornice ai vari problemi di questa Provincia. Con il report “Le tossicodipendenze in Italia” diffuso dal Ministero dell’Interno possiamo dire che in Provincia di Frosinone abbiamo un vero è proprio esercito di schiavi della droga. Infatti, nella classifica nazionale per numero di segnalati per droga al Prefetto, Frosinone, come Provincia, si piazza al 32° posto. Ma il dato più preoccupante è che nelle 8599 segnalazioni, 669 sono minori, come testimonianza che il mercato della droga non ha pietà.

Un aumento esponenziale rispetto agli anni passati, come l’aumento drastico del tasso di disoccupazione della Provincia di Frosinone, perché alla fine si sa droga e disoccupazione vanno a braccetto.  Un mercato della droga che non rovina solo la dignità e la speranza di tanti giovani di avere un futuro migliore ma che fa da apri pista a tanti altri disagi giovanili. Basti pensare che nel 2018 il Serd di Frosinone abbia fornito ben 201.081 prestazioni, di cui 184.206 per sostanza di stupefacenti, 23094 per alcool, 1146 per gioco d’azzardo.

I dati devono farci riflettere non solo sui danni che il mercato della droga infligge al singolo individuo, ma dobbiamo ragionare in un’ottica generale. Perché un territorio così debole che non riesce a frenare o contrastare l’uso della droga in Provincia di Frosinone è un territorio di conquista per le mafie organizzate.  Infatti è importante analizzare il rapporto della DIA che spiega in modo chiaro che  la Provincia di Frosinone è interessata dalla presenza di alcune espressioni della criminalità mafiosa attivo nel traffico e nello spaccio di stupefacenti con interesse verso il gioco d’azzardo, utilizzato per il riciclaggio di denaro nei settori quali videopoker e le new slot machine. 

La situazione in Provincia di Frosinone è chiara a tutti. Un mercato della droga, usato per penetrare il territorio e poi allungare i suoi tentacoli verso altri interessi distruggendo completamente il tessuto economico e sociale di un territorio. Non c’è tempo di stare a guardare o di discutere di chi ha responsabilità o meno e tantomeno non c’è tempo per stare in silenzio.

E’ importante ritornare a occuparci degli invisibili e degli ultimi anche nel nostro piccolo, attraverso associazioni, comitati, eventi, manifestazioni, attraverso la Cultura. E creare un forte legame tra le forze armante e i cittadini per contrastare un fenomeno che può sfuggire di mano e creare danni irreparabili alla nostra libertà e dignità. La nostra Provincia appartiene a Noi tutti e non al mercato della droga e i suoi padroni. E come ci ha insegnato Don Peppe Diana “non è più tempo di tacere, dobbiamo liberare il nostro futuro”.