Comprensivo Veroli 2, gli alunni ricordano gli italiani uccisi nelle foibe

La tragedia delle foibe sarà ricordata mercoledì 10 febbraio dagli alunni dell’Istituto comprensivo Veroli 2. In occasione del Giorno del Ricordo, festa nazionale italiana istituita con la Legge 30 marzo 2004, gli studenti delle classi terze della Scuola secondaria di primo grado si sono documentati su una delle pagine più tristi e dolorose della nostra storia. Gli alunni del Comprensivo 2 hanno avuto così modo di conoscere le atrocità perpetrate dalle truppe Jugoslave, comandate da Josip Broz, meglio noto come il Maresciallo Tito, nei confronti di donne, bambini, vecchi e adulti, colpevoli solo di essere Italiani. ‎Nelle foibe, cavità carsiche di origine naturale, con un ingresso a strapiombo, morirono tra il 1943 e il 1947 migliaia di italiani. I miliziani comunisti di Tito legavano i polsi dei prigionieri dietro la schiena, con un unico fil di ferro, andando a formare una catena umana. Poi li conducevano all’imbocco delle foibe, quindi sparavano ai primi della fila che, cadendo nel precipizio, trascinavano dietro di loro tutti gli altri. Pochissimi furono quelli che riuscirono a salvarsi, rimanendo testimoni di tali atrocità.

Gli alunni, nell’ambito delle attività loro proposte dai docenti di materie letterarie, avranno modo di assistere alla proiezione del film “Il cuore nel pozzo” di Alberto Negrini che narra la storia vissuta da bambini di un orfanotrofio che, all’arrivo dei partigiani di Tito, iniziarono una dura marcia verso la salvezza, attraverso le campagne dell’Istria fino al confine con l’Italia. Seguirà poi un dibattito sulle cause alla base di questa strage che partono da molto lontano, quando alla conclusione della I guerra mondiale vennero radicalmente mutati gli equilibri politici internazionali e ridisegnati i confini geografici di diversi stati. Lo stesso fascismo portò avanti una campagna di discriminazione verso le minoranze presenti nel nostro territorio. Le città di Pola, Fiume, Zara, Trieste e Gorizia hanno conosciuto momenti di terrore: in poco tempo furono uccise e gettate nelle foibe oltre 2000 persone e, quando l’Istria venne compresa nella zona slava, oltre 350.000 uomini dovettero abbandonare le loro città e le loro case per trasferirsi in Italia. E’ una pagina buia della storia su cui ancora bisogna far piena luce. Sui testi scolastici, alla tragedia delle foibe, viene generalmente riservato poco spazio, per cui il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Veroli 2, prof.ssa Angela Avarello e gli insegnanti hanno ritenuto opportuno ampliare l’offerta formativa attraverso documenti e filmati che possano dare giusto rilievo ad uno degli episodi più drammatici del nostro passato.