Collepardo, Donatella Bianchi e il nuovo impianto illuminazione rilanciano le Grotte

Si accendono le luci nelle Grotte di Collepardo, il suggestivo sito speleologico in provincia di Frosinone che, con le Grotte di Pastena e il Pozzo d’Antullo, costituiscono un unico grande patrimonio naturalistico. Dal 2019, la Regione si è impegnata a valorizzare e tutelare i tre geositi rilevandone la gestione e affidandola alla società regionale LAZIOcrea S.p.a. in collaborazione con le amministrazioni locali. Oggi, 4 giugno, il Presidente Nicola Zingaretti inaugura il nuovo progetto di illuminazionee il rinnovato percorso audioguidato di Collepardo: un’azione importante che, con un investimento di circa 380 mila euro, non solo restituisce nuova luce a una delle grotte più affascinanti del nostro territorio ma permetterà un’esperienza di visita inedita riducendo al contempo l’impatto ambientale. 

Con Collepardo, si dà il via a un nuovo corso di valorizzazione e promozione dell’area: sono allo studio, infatti, nuovi sistemi di illuminazione e supporto alla visita per le Grotte di Pastena. Presenti all’inaugurazione anche il Capo di Gabinetto della Regione Lazio Albino Ruberti, il sindaco di Collepardo Mauro Bussiglieri e la Presidente del WWF Italia e giornalista Donatella Bianchi che ha prestato la propria voce per un’approfondita audioguida dedicata ai visitatori di tutte le età. L’evento, trasmesso in diretta sulla pagina Facebook della Regione Lazio, è arricchito dalle note jazz del pianista Danilo Rea. 

Questo nuovo sistema riduce l’impatto ambientale garantendo un netto miglioramento a livello di efficientamento energetico con la sostituzione di elementi illuminanti obsoleti e la creazione di un impianto di ultima generazione. 198 punti luce a led che generano meno calore, sono più efficienti e hanno una durata di vita maggiore rispetto alle precedenti lampade a ioduri e a sodio. Il progetto nel complesso, oltre a valorizzare la grotta, garantisce un notevole risparmio energetico con circa il 95% di consumi in meno rispetto al passato. Un’illuminazione funzionale e selettiva che diventa anche strumento di interpretazione ambientaleponendo l’accento sugli elementi più importanti ed evocativi delle Grotte di Collepardo ma anche sulle caratteristiche, i valori e i fenomeni naturali che vi si verificano e che continuano a disegnarne e modellarne il paesaggio. 

Per evitare intensità eccessive, l’illuminazione degli speleotemi (i depositi minerari) è differenziata dalla luce di percorso e di sicurezza. Il nuovo sistema di illuminazione permette di muoversi in sicurezza ma anche di rispettare la natura: i corpi illuminanti, posizionati a circa 1 metro dalle superfici, così come le luci di camminamento poste lungo i corrimano esistenti, sono stati scelti e studiati accuratamente per limitare la crescita di lampenflora, organismi fototrofi in grado di utilizzare come fonte di energia la luce, ovvero batteri, muschi e altri vegetali “alieni”.  Il controllo delle ottiche, inteso come la scelta della giusta apertura di fascio luminoso per ogni elemento che costituisce la “scena”, contribuisce alla protezione delladelicata fauna degli ambienti ipogei. Per questo, anche i tempi e le modalità di realizzazione dell’intervento sono stati programmati in relazione alla presenza della colonia di chirotteri -nome scientifico dei pipistrelli -nelle grotte, tenendo in considerazione il periodo di letargo invernale (fino alla metà di marzo) e la formazione della “nursery” (metà maggio).

Redazione Digital