Ciociaria sinonimo di fede cattolica, per la prima volta 2 diocesi con un solo Pastore

di Biagio Cacciola

Le vie di Dio sono infinite e originali. Questo è il primo pensiero che viene alla mente dopo l’annuncio, a seguito delle dimissioni del vescovo di Anagni-Alatri Lorenzo Loppa. Per due anni il vescovo di Frosinone, Veroli, Ferentino mons. Spreafico sarà il vescovo delle due diocesi. Per la prima volta nella storia della Chiesa le due diocesi avranno un solo Pastore. E stiamo parlando di chiese antichissime, con vescovi che risalgono al quarto e quinto secolo. Con tradizioni legate allo stato della Chiesa e alla permanenza, in particolare ad Anagni, di papi a partire dal IX secolo. Chiese che avevano avuto una loro vita propria fino al secolo scorso e che, dopo il Concilio Vaticano secondo sono state accorpate, Alatri con Anagni e Veroli e Ferentino con Frosinone. Senza dimenticare la recente unicità della Chiesa di Sora, Montecassino, Pontecorvo. In tutto questo si vede la mano di Dio. Certo manifestata da atti pontifici che prefigurano scenari con ricadute amministrative e geografiche. È come se lo Stato della Chiesa non avesse perso un connotato amministrativo, giuridico, territoriale ed economico che, invece la provincia di Frosinone, in conseguenza della elezione di Latina (ex Littoria) a provincia, aveva visto scemare. Non dimentichiamo che la provincia di Frosinone era composta, fino agli anni trenta, di circa centoquaranta centri. Poi ridotti a 91. Un abito un po’ stretto per una Ciociaria che si allarga ben oltre gli attuali confini amministrativi. Proprio la scelta pontificia di questi giorni permette, seppure dal punto di vista religioso ma pur sempre identitario, al vescovo di Frosinone e Alatri-Anagni di riespandersi in territori nominalmente in provincia di Roma e Latina come Vallepietra, Gorga, Carpineto, Prossedi. Come se la Chiesa indicasse la via a una Ciociaria che prescinda dagli attuali confini amministrativi riaffermando un’identità  millenaria che, ancora oggi, a dispetto di ogni forma di secolarizzazione, determina il battesimo del 98 per cento dei suoi residenti. La Ciociaria coincide, dunque, a distanza di quasi duemila anni dai primi Vescovi ancora con la fede cattolica. Amen.