Cinema, Paolo Virzì a Frosinone

Ancora illustri ospiti all’Accademia, questa volta a raccontare la sua storia professionale e soprattutto le sue esperienze dietro la macchina da presa, ultimo quello ambientato negli States, sarà Paolo Virzì che il prossimo 10 maggio alle 16 sarà ospite di Palazzo Tiravanti. Si tratta di uno dei cineasti più significativi del nostro cinema, autore di opere che da sempre indagano e fotografano le evoluzione della società italiana, con un occhio tragicomico, erede della grande tradizione della commedia all’italiana. Il cinema di Virzì nell’arco di 25 anni ci ha regalato piccoli capolavori sorretti da solide e raffinate sceneggiature: dai primi racconti del microcosmo livornese – città che resta centrale nel suo immaginario (La bella vita e Ovosodo), alla “lotta di classe” di Ferie d’agosto, dal racconto del precariato giovanile di Tutta la vita davanti all’elogio della follia di La pazza gioia, dalla rilettura della Storia di N – Io e Napoleone al cinismo dell’alta borghesia provinciale splendidamente descritta ne Il capitale umano. Con il suo ultimo lungometraggio, Ella & John. The Lei-sure Seeker, Virzì ha affrontato inoltre la sua prima produzione internazionale, dirigendo due divi come Helen Mirren e Donald Sutherland in un on the road ambientato negli States, paese in cui anni fa aveva girato parte del suo My Name is Tanino. Il ricco percorso di questo versatile cineasta livornese purosangue, premiato con David di Donatello e Nastri d’Argento, sarà come sempre al centro dell’incontro con gli allievi dell’accademia, alcuni dei quali hanno potuto approfondire, mediante lezioni e visioni, l’estetica e la poetica del regista livornese e potranno finalmente dialogare con lui.

L’Accademia ancora una volta continua ad offrire alla Città di Frosinone la possibilità di conoscere e dialogare con i grandi protagonisti della cultura italiana e internazionale e l’occasione per approfondire tematiche di questo nostro tempo, che attraverso, ricordi ed esperienze propongono riflessioni sulla cultura, l’arte e l’attualità.
Virzì, figlio di un carabiniere siciliano e di madre livornese, dopo aver trascorso l’infanzia a Torino, cresce nel quartiere popolare livornese delle Sorgenti, coltivando sin da piccolo la passione per la letteratura. Nella sua carriera ben 7 David di Donatello (1995 come miglior regista esordiente per La bella vita; 1996 per il miglior film per Ferie d’agosto; 2010 per la miglior sceneggiatura per La prima cosa bella; 2014 per il miglior film e per la miglior sceneggiatura per Il capitale umano; 2017 per il miglior film e per miglior regista per La pazza gioia). 8 Nastri d’argento (1995 miglior regista esordiente per La bella vita; 2008 per il miglior film per Tutta la vita davanti; 2010 per il miglior film e miglior sceneggiatura per La prima cosa bella; 2014 per il miglior regista e miglior sceneggiatura per Il capitale umano; 2016 per il miglior film e per la miglior sceneggiatura per La pazza gioia e 3 Globi d’oro (2008 per il miglior film per Tutta la vita davanti); 2014 per il miglior film Il capitale umano; 2017 per la miglior sceneggiatura per La pazza gioia). La giuria della 54ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia gli assegna il – Leone d’argento – Gran premio della giuria per Ovosodo (1997).