Cavallo muore a causa dei botti di Capodanno, “Letali fuochi e petardi”

«Il dolore è forte», dice Carolina Verardo. E si rinnova in un vortice di commozione a ogni notifica di messaggio dallo smartphone: sono le decine di foto di Tornado mandate dai ragazzi e ragazze che negli anni hanno imparato a stare in sella a quell’hunter irlandese rimasto vittima dei «botti» nella notte di Capodanno. È accaduto nella tenuta dell’Oca Carolina, bed & breakfast di Buttigliera Alta, frazione Cornaglio. Poco dopo la mezzanotte, in quell’area residenziale a ridosso di boschi e prati solitamente serena e tranquilla, si è scatenato un infernale frastuono tra petardi e fuochi d’artificio che ha terribilmente spaventato – come sempre avviene – tutti gli animali della zona. Tornado si è imbizzarrito per la paura, si è messo a saltare ed è finito addosso a una pony, facendosi male a una zampa. Il veterinario, chiamato d’urgenza, ha verificato che non sarebbe stato possibile curare quella frattura scomposta e il cavallo è stato sedato e soppresso. «I messaggi di chi lo ha conosciuto sottolineano il vuoto che ora Tornado ci lascia, dopo 22 anni trascorsi con lui. Era meraviglioso, ha insegnato tanto a noi istruttori, ai bambini delle scuole, a tutti», racconta Carolina. Non è il momento di pensare a un nuovo cavallo da affiancare ai pony, alla maialina nana mascotte del B&B, alle oche, alle galline e alla trotter che era stata salvata dal macello. Bisogna prima superare il dolore. E la rabbia: «Negli anni scorsi non c’erano mai stati botti di questa intensità», osserva Carolina.
E l’altro gestore Massimiliano Orlando, il marito, racconta dei detriti lasciati ovunque, in questo angolo di Valsusa, dopo la notte dei fuochi, stupidamente rievocativi delle guerre in corso: «Parliamo di ecologia ma viviamo questi paradossi». Acquistare un altro cavallo richiederebbe una spesa da almeno 5 mila euro e ostacoli burocratici: Carolina e Massimiliano hanno già dovuto cedere una cavalla troppo «grande» su segnalazione di un vicino infastidito, in base a un regolamento regionale. Ma per i botti le regole non bastano: è la storia di Tornado. corriere.it