Cattedre Università Firenze, sospeso il rettore «Associazione per delinquere»

Cinque mesi di sospensione dalle funzioni di rettore dell’ateneo fiorentino. É la misura adottata dal gip Antonio Pezzuti per Luigi Dei, ritenuto dalla Procura il vertice di un’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione nell’ambito dell’inchiesta sui concorsi pilotati a Careggi. Un anno di interdizione dallo svolgimento delle funzioni di presidente e di commissario di commissioni di concorso e di quelle per abilitazione scientifica nazionale invece é stato inflitto all’urologo Marco Carini. Per loro, la Procura aveva chiesto un anno.

Per gli altri sei indagati il gip non ha adottato alcuna misura per mancanza di gravità indiziaria o per mancanza di esigenze cautelari. In particolare per il direttore generale di Careggi Rocco Damone e per  Francesco Montorsi, professore ordinario al San Raffaele di Milano, il giudice ha riconosciuto gravi indizi ma non esigenze cautelari. Per Corrado Poggesi, direttore di medicina sperimentale e clinica, la Procura aveva revocato la richiesta perché in pensione. «Accordi spartitori» nella gestione delle cattedre di Medicina e «vincitori predeterminati»: sono le accuse mosse dalla procura nell’inchiesta esplosa nel marzo scorso.

«Appresa la notizia dell’ordinanza del gip – scrivono dal l’ateneo -, il rettore Luigi Dei si è congedato dalla comunità accademica con una lettera di ringraziamento e saluto, anticipando la sua volontà di ricorrere al tribunale del Riesame avverso al provvedimento giudiziario». «Ribadisco – ha dichiarato Dei – la mia serena accettazione di questo primo passaggio, nonché la massima e totale fiducia nella magistratura per l’accertamento rapido della verità». «“Grazie” di cuore – scrive il rettore – per aver operato, ciascuno nei propri ambiti e mansioni, con dedizione, competenza e altissima professionalità: i risultati positivi conseguiti in questi quasi sei anni sono vostro esclusivo merito, mentre gli eventuali errori, viceversa, vanno ascritti unicamente alla mia persona. Posso solo dire a tutte e tutti: siete stati eccezionali! “Arrivederci” spero e non addio, giacché andrò avanti nella mia battaglia per la verità con serenità e coscienza a posto, ma anche con tenacia e pervicacia, ricorrendo al Tribunale del Riesame avverso l’ordinanza che mi ha interdetto. Ho operato – credetemi – sempre e soltanto nell’interesse pubblico per far prevalere diritto allo studio, merito, trasparenza e qualità: avrò modo certamente di mostrarlo nelle sedi opportune. Tengo a ribadire comunque la mia massima e totale fiducia nella magistratura». Le funzioni di rettore dell’università di Firenze saranno assolte a decorrere dalla data odierna dal pro-rettore vicario professor Andrea Arnone ai sensi dello statuto dell’ateneo. corriere.it