Cassino, emergenza immigrati
“Ho apprezzato e condiviso l’appello che ha voluto inviare Sua Eccellenza il Prefetto della Provincia di Frosinone, Dott.ssa Emilia Zarrilli. La sinergia e la cooperazioni tra istituzioni è l’unico modo per riuscire a far fronte a tutte le criticità del territorio, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e la lotta alla criminalità. Sull’emergenza immigrazione, in virtù di tale concezione, è palese che serve maggiore confronto e chiarezza sul disposto di cui alla nota dell’11/10/2016 del Ministro dell’Interno confermata dall’Anci Nazionale con nota del 4 novembre 2016, dove esiste una clausola di salvaguardia per i comuni che aderiscono al progetto Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR)”. Lo ha affermato il sindaco del Comune di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro. “Inoltre in data 14 dicembre 2016 si è riunito il Tavolo di coordinamento nazionale alla presenza dei rappresentanti dei Comuni, delle Province, delle Regioni, dell’OIM e delle organizzazioni non governative impegnate sui temi delle migrazioni e dei rifugiati, dal quale si è dato l’avvio al Piano nazionale di riparto. Il Piano vuole essere lo strumento per la gestione di un fenomeno complesso e si fonda su alcuni principi cardine: la proporzionalità dell’accoglienza dei migranti rispetto alla popolazione residente che, in linea di massima, si attesta su circa 2,5 posti di accoglienza ogni 1.000 residenti con i necessari correttivi per i piccoli Comuni e i Comuni capoluogo sedi delle città metropolitane e le zone terremotate ed il coinvolgimento dei prefetti e delle istituzioni locali affinché i territori che accolgono siano esclusi da gare finalizzate ad acquisire strutture. La clausola di salvaguardia presente nella direttiva del Ministero dell’Interno è un principio che rimette la governance in mano ai Sindaci che può quindi possono tornare a decidere, insieme alla sua comunità, numeri modalità e soggetti da coinvolgere per organizzare l’accoglienza sul territorio. Pertanto, visto il continuo arrivo di rifugiati nei comuni della Provincia di Frosinone senza che le amministrazioni siano a conoscenza dell’iter che li ha portati in loco, spero un confronto serio e costruttivo con la Prefettura per dirimere al meglio tutte le criticità che derivano da questo stato di cose”.