Carbonara più costosa al mondo, 70 euro a Milano ecco la ricetta

È passato un anno da quando lo chef Emin Haziri ha inaugurato il suo ristorante «Procaccini» nell’omonima via nel cuore di Milano, a pochi passi da Parco Sempione. Qui, da allora, propone piatti che voglio essere un viaggio nella gastronomia italiana, focalizzandosi sull’osare senza mai perdere di vista la tradizione. Il piatto che forse meglio rappresenta questa filosofia, oggi, è la carbondoro, la carbonara della casa, proposta a 70 euro. Per realizzarla vengono utilizzati solo ingredienti pregiati: pasta del Pastificio Graziano di Avellino, guanciale iberico Cinco Jotas, aromatico e intenso, che viene mantecato con pecorino stagionato 30 mesi per ottenere un sapore più deciso. Si aggiungono poi degli strappi alla ricetta tradizionale: pistilli di zafferano per dare colore e, infine, 10 grammi di caviale bianco e tre foglie di oro alimentare. Il prezzo di questa creazione ha già diviso i social, con molti utenti che criticano l’uso di ingredienti costosi – zafferano, caviale e foglie d’oro -estranei alla ricetta originale. Ma Haziri sottolinea che «non si può parlare di caro se un piatto vale quanto costa. Questo è il prezzo dell’eccellenza, dello studio, del lavoro e della materia prima. È un piatto che non si limita a reinterpretare un classico: lo trasforma in una vera e propria esperienza». Non si tratta dell’unico piatto rivisitato dallo chef: nei percorsi degustazione troviamo la pasta cacio e pepe impreziosita con il pepe di Sichuan e il risotto alla milanese in cui l’ossobuco viene sostituito con un fondo di vitello. corriere.it