Carabiniere ucciso durante un inseguimento, tra pochi giorni sarebbe andato in pensione

Un carabiniere è stato ucciso, oggi 12 giugno intorno alle 7, a Francavilla Fontana, nel Brindisino, durante un inseguimento, poco lontano dal centro intermodale della città, in contrada Rosea. Carlo Legrottaglie, brigadiere di 60 anni, era in servizio al nucleo radiomobile di Francavilla ed era prossimo alla pensione. Da quanto ricostruito finora, Legrottaglie e il collega di pattuglia erano intervenuti per scongiurare una rapina in un distributore di carburante. Ne è nato un inseguimento con una Lancia Ypsilon, poi entrata in collisione con l’auto di pattuglia. A quel punto dalla Lancia sono scesi due uomini: uno ha sparato, colpendo uno dei due carabinieri che erano nell’auto di servizio. L’uomo, ferito, è caduto sull’asfalto. Poi i due sono fuggiti a piedi. Il carabinieri rimasto illeso ha lanciato l’allarme: sul posto subito il 118, ma per il carabiniere ferito non c’era più niente da fare. Le pattuglie delle forze dell’ordine, convogliate subito in contrada Rosea, stanno battendo le campagne alla ricerca dei due con il supporto di un elicottero. Mentre la zona è stata sequestrata. Sul posto ci sono il comandante regionale dell’Arma, Ubaldo De Monaco, e quello provinciale, Leonardo Acquaro, insieme al magistrato di turno della procura di Brindisi, Raffaele Casto. Legrottaglie era in servizio al nucleo radiomobile di Francavilla Fontana, ma viveva a Ostuni con la moglie e le due figlie. Come confermato anche dal sindaco della città, Antonello Denuzzo, Carlo Legrottaglie sarebbe andato in pensione dall’1 luglio prossimo. Parole di cordoglio sono state espresse dal ministro della Difesa, Guido Crosetto: «A nome mio personale e di ogni donna ed uomo della Difesa – scrive su X – esprimo profondo cordoglio per la drammatica morte del brigadiere capo dei carabinieri Carlo Legrottaglie, servitore dello Stato vilmente ucciso mentre svolgeva, con coraggio e senso del dovere, il proprio lavoro a difesa e a tutela della collettività». Il ministro – che esprime vicinanza «ai familiari, ai colleghi dell’Arma e al comandante generale Salvatore Luongo» – conclude sottolineando il «senso del dovere» e il «coraggio» che hanno portato il brigadiere Legrottaglie a «sacrificare la vita per difendere la nostra sicurezza». corriere.it