Benefattori ospedale Frosinone-‘ASL raschia il fondo del barile’

[one_third][/one_third] “Un’ulteriore prova delle carenze della sanità provinciale, di scelte amministrative che appaiono avulse dalla realtà, poiché non corrispondono affatto alle reali esigenze delle strutture sanitarie presenti sul territorio e non soddisfano, nel contempo, le richieste e le necessità dei cittadini, penso soprattutto all’irrisolto problema delle emergenze e urgenze di Anagni, è attestata dalle donazioni di privati, aspetto su cui mi sono già soffermato in passato – ha affermato Pasquale Ciacciarelli – Privati cittadini ed aziende, ai quali è necessario manifestare plauso e gratitudine, a cui ora si aggiungono addirittura dipendenti ospedalieri. Ebbene, i dipendenti della stessa Asl, già costretti a turni massacranti e ad operare in condizioni spesso critiche, ora si aggiungono alla lista dei benefattori. Nella delibera 1376 è attestato che un dipendente del pronto soccorso dell’ospedale Spaziani di Frosinone ha donato al suo reparto tre misuratori elettronici di pressione arteriosa. Cosa si può dedurre da questo inequivocabile gesto di generosità? Ne emerge che la vita lavorativa nella prima linea fa letteralmente toccare con mano le carenze dell’azienda, carenze anche materiali, oltreche riguardanti l’organico, che si ripercuotono inevitabilmente sulla qualità del servizio offerto al paziente, carenze che il personale sanitario, medico e paramedico, è costretto a fronteggiare. Si tratta, pertanto, di una situazione precaria visibile ad occhio nudo, tangibile nelle ordinarie pratiche della quotidianità. Credo, a questo punto, che siamo al capolinea. I segnali che attestano di essere giunti ad un punto di non ritorno sono continui, provengono, come nel caso in oggetto, dallo stesso personale Asl – ha concluso Ciacciarelli – Mi chiedo come sia possibile continuare ad investire fondi in capitoli secondari in luogo di provvedere prontamente ad esigenze che sono alla base dell’offerta sanitaria, mostrando cecità dinanzi agli inequivocabili segnali di allarme”.