Beatles, John Lennon compie 80 anni

Il 9 ottobre di 80 anni fa nasceva John Lennon. Un anniversario che va a braccetto con l’altro, sempre tondo, che cadrà l’8 dicembre, quando saranno 40 anni da quando Mark David Chapman pose fine con quattro colpi di pistola alla schiena all’uomo che con i Beatles, ma anche da solo, aveva rivoluzionato il pop e messo paura agli Stati Uniti con le sue rivoluzionarie idee di pace universale.

John Winston Lennon rimane una delle più potenti icone mai prodotte dalla cultura popolare, un uomo che grazie alle musica e al suo impegno per la pace ha cambiato il mondo. Se già fare parte dei Beatles, essendone tra l’altro il fondatore, è già un’esperienza sufficiente per entrare nella storia, lui è stato capace di aggiungervi una traiettoria umana e artistica di importanza capitale nella sua seconda vita da artista solista, basti pensare a un brano come “Imagine”.

Nato e cresciuto nella Liverpool proletaria degli anni della guerra e del dopoguerra, Lennon ha dovuto fare i conti con un’infanzia e un’adolescenza difficili, caratterizzate dalla lontananza del padre marinaio, dall’abbandono di sua madre Julia che lo lasciò in custodia alla sorella Mimi, prima di essere travolta e uccisa da un’auto nel 1958. Ne uscì con una personalità incline alla rabbia e alla provocazione, il tipico ragazzo che i genitori consigliavano di non frequentare. Ma a salvarlo in qualche modo ci ha pensato la musica, che ha contribuito a sanare, almeno in parte, le ferite dell’anima. Dopo un inizio nei Quarrymen, la storia, sua e non solo, cambia quando propone a Paul McCartney di entrare nella band, con un George Harrison quattordicenne e Stuart Sutcliffe:.i Beatles nascono poco tempo dopo, quando i quattro Quarrymen, reclutando alla batteria Pete Best, ottengono un ingaggio ad Amburgo: quando torneranno in Germania alla batteria ci sarà Ringo Starr, mentre Paul si dedica al basso, dopo che Sutcliffe ha deciso di stabilirsi ad Amburgo.

Nei primi anni della Beatlesmania John esercita sulla band una leadership di fatto: quando la dinamica all’interno del gruppo cambierà e il centro della scena sarà preso da Paul, i dissidi cominceranno a farsi sempre piu’ acuti fino allo scioglimento del 1970. Il duo Lennon-McCartney resta una delle coppie autorali più importanti della storia, un team dalla creatività miracolosa se si pensa allo sviluppo e alla crescita delle composizioni da “Love me Do” a “Strawberry Fields Forever”, dalla scelta, davvero rivoluzionaria, di sottrarsi alla vita folle dei tempi delle tourne’e e di abbandonare il palcoscenico per dedicarsi soltanto al lavoro in studio di registrazione, una scelta che ha contribuito in modo determinante alla sviluppo tecnologico ed espressivo della musica, con la collaborazione di George Martin e dei tecnici di Abbey Road.

Checche’ ne dicano i tanti detrattori, Lennon ha avuto due vite, prima e dopo l’incontro con Yoko Ono, la donna del destino. Prima di lei era un uomo incline alla violenza anche privata e pieno di rabbia: con Yoko accanto ha conosciuto un’altra dimensione, di fatto è con lei che, dopo lo scioglimento dei Beatles, è nato il leader pacifista che faceva paura a Richard Nixon e all’Fbi. La carriera solista di John Lennon comincia con un capolavoro, “Plastic Ono Band” (con “Mother” e “Working Class Hero”), prosegue con “Imagine” (che oltre alla title track contiene la struggente “Jealous Guy”), “Mind Games”, “Walls and Bridges”, “Rock and Roll” e l’ultimo “Double Fantasy”. Sono anni molto intensi tra crisi sentimentali con Yoko, il Lost Weekend a Los Angeles (oltre un anno di bagordi estremi durante la separazione dalla sua musa), la droga, la scoperta della paternità con Sean che ha avuto dal padre tutte le attenzioni che non ha mai avuto il primogenito Julian, l’impegno come uomo di pace, con i Bed In, inni come “Give Peace a Chance” e la celeberrima battaglia legale per ottenere la Green Card.

Per la sua attivita’ di militante anti Vietnam e per la pace, John Lennon era spiato dall’Fbi su ordine di Richard Nixon, il quale per togliersi di torno quel personaggio cosi’ scomodo, voleva che fosse espulso. A gestire la causa l’avvocato Leon Wildes che riuscirà a far ottenere al suo celebre assistito la Green Card il nove ottobre, giorno in cui nasce Sean e celebra il suo compleanno. A quarant’anni John Lennon era un uomo pacificato e proprio con Double Fantasy era tornato a incidere un album, dopo qualche anno di pausa di cui uno passato a fare pappine e cambiare i pannolini del suo bambino. Finalmente cittadino americano, viveva a New York al Dakota Building, lo stesso dove Polanski girò “Rosemary’s Baby”, perche’ nella Grande Mela la sua Privacy era piu’ custodita che a Londra. Nessuno poteva immaginare che potesse essere ucciso da un pazzo: dopo quel terribile 8 dicembre le star hanno cominciato ad avere la security privata. tgcom24.mediaset.it