Basket Veroli “punta” Trapani per continuare nella corsa ai playoff

Un Ramondino decisamente più sereno rispetto alle ultime settimane quello che ieri pomeriggio si è presentato in conferenza stampa. A farlo sorridere la mancanza di infortuni che una volta tanto, dopo i numerosi problemi accusati negli ultimi tempi, hanno permesso a Veroli di allenarsi con continuità e in maniera efficace.

“La settimana – ha esordito il coach giallorosso – è andata abbastanza bene, non abbiamo avuto alcun intoppo particolare a parte l’ormai consueto giorno in cui Carenza si ferma per fare lavoro differenziato. In merito, voglio pubblicamente ringraziare Blizzard perché, nonostante accusi ancora qualche dolorino alla caviglia, si é allenato tutti i giorni regolarmente per permettere alla squadra di svolgere al meglio il lavoro. Questo significa essere un grande professionista, questo vuol dire essere “gruppo”.”

La sconfitta di Napoli, tra l’altro con quel finale concitato e anche un po’ contestato, con alcune decisioni arbitrali forse discutibili, ha lasciato qualche strascico nel morale?

“No, nel morale no, anche perché dobbiamo sempre riconoscere i meriti degli avversari che abbiamo di fronte, che, nel caso di Napoli, nel secondo tempo hanno giocato una partita davvero di altissimo livello. Oggettivamente, però, quando si gioca fuori casa e si riesce a tenere testa agli avversari, punto a punto, fino alla fine, poi é sempre un peccato non portare a casa la vittoria. Comunque, quanto accaduto non ha inciso piú di quanto possa fare una sconfitta in sé”.

Guardando a domenica, alla gara contro Trapani, va rilevato che si tratta di una diretta concorrente nella corsa ai sette posti utili per disputare i playoff. All’andata in terra siciliana Veroli ha perso di sei punti: vincere e ribaltare questo -6 nell’ottica degli scontri diretti e della relativa classifica avulsa sarebbe il viatico migliore per proseguire la vostra cavalcata…

“Si, sarebbe il massimo. Tuttavia, conoscendo il valore assoluto dei siciliani già vincere sarebbe per noi un risultato straordinario. Poi, se riuscissimo a fare bottino pieno rovesciando quel -6, beh, allora sarebbe una domenica super. L’invito alla prudenza però é d’obbligo: Trapani é un avversario molto competitivo, é una squadra molto solida e quindi sarà fondamentale riuscire ad inquadrare subito al meglio la partita impostandola bene, poi vedremo quale sarà il risultato finale”.

Trapani all’andata è stata una delle poche formazioni che è riuscita a battere Veroli, cinque in tutto: ricordando quella gara, quali sono gli insegnamenti che ne ricavi, sia in riferimento alle cose riuscite bene sia guardando agli errori commessi in quell’occasione?

“Intanto, a mio avviso quella che incontriamo domenica é una squadra molto diversa da quella dell’andata. Ma non perché Trapani abbia cambiato modo di giocare ma piuttosto perché ha trovato un’ottima ed invidiabile continuità di rendimento. Giocano una pallacanestro molto solida, molto aggressiva, fanno uso di alcune situazioni tattiche che spesso mettono in difficoltà gli avversari, hanno un’ottima distribuzione del gioco in attacco con cinque giocatori in doppia cifra di media. Quindi, un team che esprime un basket molto solido ed equilibrato in entrambi i lati del campo. Guardando alla partita di andata, legandola anche al secondo tempo giocato a Napoli, dovremo assolutamente avere un buon equilibrio dal punto di vista offensivo tale da procurarci delle situazioni di tiro pulite in modo da non permettere a Trapani recuperi difensivi e rimbalzi facili che potrebbero poi tradursi in chance di prendere il campo e giocare in contropiede o in transizione”.

“Ovviamente dovremo essere anche molto bravi a non far “accendere” Trapani e in merito sono strettamente collegati l’aspetto difensivo e quello offensivo perché non é solo difendendo bene che non si fa “accendere” una squadra del genere. Quindi, ripeto, serviranno in primis un buon equilibrio offensivo, e poi giocare accuratezza i possessi, non affrettare le conclusioni, far lavorare molto Trapani in difesa, non lasciargli recuperi facili o rimbalzi non contrastati in modo che loro non possano poi correre come sanno fare. Perché Trapani é una delle squadre che gioca meglio in transizione, bravissima a giocare con i lunghi in transizione, con gli esterni in post basso sempre in transizione, senza dimenticare il pick and roll di Parker. Quindi, avremo di fronte una squadra che ha moltissime situazioni da sfruttare nei primi secondi dell’azione ed é lí che va fatto un lavoro di grande accuratezza sia dal punto di vista offensivo sia dal punto di vista dei rientri in difesa”.

Quali giocatori dovranno essere tenuti sotto stretta osservazione?

“Ferrero e Parker, specialisti nel tiro da 3, e poi Baldassarre, Renzi, Lowery. Tutti giocatori di grande carattere che possono “accendersi” in qualsiasi momento e se ciò accade, se entrano in partita, poi è difficile “raffreddarli”. Così come dovremo essere bravi a contenere la loro aggressività nell’attaccare gli avversari. Hanno uno dei migliori attacchi del campionato: di squadra segnano più di 77 punti di media e nelle partite vinte arrivano a 82. E’ perciò una squadra che ha una grandissima capacità di attaccare il canestro. Quindi, da parte nostra dovremo essere concentrati e bravi nello schierare bene la difesa, nel non farci trovare fuori equilibrio all’inizio dell’ azione e poi difendere di squadra forzando gli avversari per evitare che trovino le prime soluzioni di gioco obbligandoli a ripiegare su soluzioni alternative e magari meno efficaci”.

“I playoff? Veroli ha ancora margini di miglioramento che ci possono far guardare con ottimismo sl futuro però sinceramente vedo ancora diverse squadre che, trovando equilibri migliori e mettendo mano al mercato, possono risalire la classifica. Penso a Napoli, Jesi, Ferentino, Trapani, Barcellona, Casale. Ci sono molte squadre in pochi punti e per questo ritengo che la lotta per i playoff sarà molto competitiva. Adesso ci sono quattro partire in quindici giorni e a mio avviso al termine di questo poker di gare verrà fuori qualche indicazione in più”.