Aumentano richieste prestiti alle banche per andare in vacanza, effetto Instagram

Vacanze a tutti i costi, per metterle su Instagram. E se i soldi non bastano si chiede un prestito. La tendenza è chiara. «Molte famiglie – spiega Lando Maria Sileoni, segretario generale della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi) – si indebitano per mantenere intatto lo stesso stile di vita. Molte altre si indebitano per mantenere un’apparenza sociale, soprattutto sui social: c’è il cosiddetto ‘effetto Instagram’ che spinge le persone a esibire viaggi». Intervistato a Mattino Cinque News su Canale 5, Sileoni spiega così il boom di prestiti chiesti per sostenere le spese legate alle vacanze. Ma avverte: «I prestiti e i mutui sono importanti, ma prima di chiederli bisogna farsi bene i conti, chiedere consigli a chi lavora in banca. Occorre prestare attenzione, pur non demonizzando il credito e gli acquisti a rate: il benessere che è percepito oggi si può trasformare in peso domani, a causa di possibili rischi da sovraindebitamento». Secondo l’ufficio Analisi e ricerche della Fabi, il totale dei finanziamenti delle banche alle famiglie vale 662 miliardi: di questi, 427 miliardi sono mutui, 121 miliardi credito al consumo (acquisti a rate) e 114 miliardi prestiti personali per spese impreviste (salute), viaggi e vacanze. I tassi d’interesse su credito al consumo e altri prestiti personali si attestano in media l’8% con un calo, dopo l’ultimo taglio del costo del denaro deciso dalla Bce, che potrebbe portarli a circa il 7,5%. leggo.it