Aumenta il prezzo della pizza in Italia, quasi 20 euro ecco la città più cara

Il carovita, in Italia, non risparmia nemmeno la pizza. Gustarla insieme a una bevanda è infatti arrivato a costare in media 12,14 euro: il 18,3% in più rispetto a sei anni fa, prima dell’emergenza Covid. Città maglia nera da questo punto di vista Reggio Emilia a quota 17,58, seguita a ruota da Siena (17,24) e Macerata (16,25). Quanto invece al prezzo massimo, chiaramente influenzato da versioni gourmet e location esclusive, il primato negativo spetta a Palermo, che con i suoi 28 euro precede perfino Venezia (26). Lo ha reso noto nei giorni scorsi il Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc) rielaborando dati Istat pubblicati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. «Alla base dei rincari c’è una serie di fattori – ha spiegato al riguardo il presidente del Crc Furio Truzzi –. Prima la pandemia e poi il caro energia hanno determinato una crescita dei costi in capo alle pizzerie che sono stati scaricati sui consumatori finali attraverso un incremento dei prezzi al dettaglio. In un secondo tempo la guerra in Ucraina e la crisi di alcune materie prime, a partire da farina e olio utilizzati per la preparazione, hanno causato ulteriori rialzi dei listini al pubblico». Risultato: la più celebre pietanza nostrana, tradizionalmente apprezzata (anche) per la sua convenienza, in sempre più città è ormai giunta a tradire la propria natura popolare. corriere.it