Aperitivo almeno una volta al mese, boom di sottoli e sottaceti

L’aperitivo è diventato ormai un vero e proprio simbolo di convivialità italiana ormai diffuso in tutto il mondo. Una passione che unisce sia dentro che fuori casa: per due cittadini su tre è un rito irrinunciabile, almeno una volta al mese. L’abitudine è più radicata tra i giovani, con oltre il 50% che si concede un aperitivo almeno due volte al mese  (il 27,1% almeno una volta alla settimana). Sono dati che emergono da un’indagine condotta da AstraRicerche per analizzare le abitudini di consumo durante l’aperitivo e presentata all’ultimo incontro della campagna Fatti Sotto di Unione Italiana Food, l’associazione che riunisce 530 eccellenze dell’industria alimentare italiana.
Fare un aperitivo non significa solo uscire: gli italiani apprezzano concedersi questo momento anche a casa, propria o di altri; infatti, in 3,5 casi su 10 l’aperitivo è organizzato fra le mura domestiche (e si sale ad almeno quattro aperitivi su 10 a casa presso le donne Millennials e nelle famiglie con bambini/ragazzi). Si tratta di un momento di condivisione, da trascorrere in compagnia di amici e conoscenti per l’81,7% degli italiani o con i propri familiari, per il 79,4%. Condivisione che immancabilmente avviene anche sui social: il 54,8% degli intervistati, infatti, ama immortalare e postare i propri aperitivi sulle principali piattaforme. I cibi più amati durante l’aperitivo dall’83,5% degli italiani sono salumi, formaggi, bruschette, sottoli e sottaceti. Il 75,3% preferisce un aperitivo vario, con assaggi differenti, e il 67,9% apprezza proposte che includano anche una varietà di alimenti, tra cui le verdure, in linea con i trend legati a un’alimentazione equilibrata e salutare. In oltre nove casi su 10, infatti, gli italiani consumano vegetali sottolio, sottaceto o in salamoia in accompagnamento agli altri prodotti offerti durante l’aperitivo; a preferirli maggiormente sono soprattutto le donne Millennials e le famiglie con quattro o più componenti, specialmente con minorenni. Nello specifico, per l’89,4% di questi, la proposta di questi vegetali tra l’offerta dell’aperitivo è ampiamente gradita e per il 29,4% è addirittura importante. Proprio i vegetali sottolio e sottaceto sono stati il focus del progetto Fatti Sotto di Unione Italiana Food e così anche per l’analisi. Le preferite dagli italiani risultano essere le olive, con il 72% delle preferenze. Seguono  i pomodori secchi con il 45,3% e le cipolle e i cipollotti con il 40,5%. Fanno parte di questa sfiziosa classifica anche i carciofini (39,6%), i funghi (38,7%), le melanzane (34,7%), i cetrioli (30,7%), i peperoni (30,7%), le zucchine (23,9%) e le carote (22,4%). «I vegetali sottolio, sottaceto e in salamoia rappresentano una risorsa preziosa nelle nostre dispense – afferma Stefano Pucci, produttore e presidente del gruppo sottoli, sottaceti e salamoia di Unione Italiana Food –. Nel 2024 il comparto ha venduto nel segmento del retail 178.839 tonnellate (+1,3%) generando un valore di un miliardo di euro (+3,7%)». corriere.it