Antonio Tajani a Fiuggi, tre giorni di centrodestra

“La tre giorni di Fiuggi, ‘L’Italia e l’Europa che vogliamo’, venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 settembre, organizzata dall’onorevole Tajani, con la partecipazione del presidente Silvio Berlusconi nella giornata di domenica, costituisce una fondamentale occasione di confronto, dibattito politico tra i quadri dirigenti del partito provinciale e nazionale, accanto ad alti esponenti dell’Unione Europea – ha affermato Pasquale Ciacciarelli, coordinatore provinciale FI – Un appuntamento che vede la provincia di Frosinone protagonista del panorama politico dei moderati del centrodestra. Ritengo che da Frosinone possa partire una nuova stagione politica per il Paese, che vedrà il centro destra nuovamente governare sia il Parlamento, sia la Regione, assieme ai comuni centrali, strategici, della Penisola. Credo fortemente che il modello Frosinone possa essere un esempio non soltanto a livello locale, ma a livello nazionale. Alla luce dei risultati delle amministrative, abbiamo dimostrato che Forza Italia, come movimento politico, possiede una grande forza insita, avendo raccolto un consenso di oltre il 26 % nelle ultime tornate elettorali, inoltre abbiamo avuto modo di dimostrare che l’unione del centro destra in provincia di Frosinone abbia funzionato, avendo portato i suoi frutti. Chiederemo, pertanto, sia al presidente Tajani, sia al presidente Berlusconi di prendere in seria considerazione la formula adottata in provincia di Frosinone ed iniziare a puntare su una nuova classe dirigente di giovani professionisti, imprenditori, che hanno voglia di mettersi in gioco, di portare a casa un risultato significativo per cambiare le sorti del territorio, della Regione e dell’intero Paese. Sarà una tre giorni di confronto in cui il popolo moderato del centro destra avrà modo di confrontarsi con le Istituzioni europee, vista la presenza di alti esponenti dell’UE, primo tra tutti il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. Si avrà modo di capire come poter migliorare la gestione europea delle varie nazioni, perché riteniamo che sia giusto non alimentare il fuoco populista dell’ uscita dall’ UE – ha concluso Ciacciarelli – Al contrario, occorre iniziare a giocare un ruolo di attori, di leader a livello europeo, per poter iniziare a dialogare in maniera seria e determinante anche con gli altri Stati”.