Ammazzato a colpi di chiave inglese, boschi di braccia tese per il giovane Ramelli

Il 29 Aprile 1975 moriva Sergio Ramelli. Aveva 19 anni.

Quarantotto giorni prima era stato aggredito davanti alla sua abitazione da un violento gruppo di sinistra e massacrato a colpi di chiave inglese. Gli aprirono il cranio spappolandogli il cervello. Quasi due mesi di agonia, poi la morte all’ospedale Maggiore di Milano.

L’omicidio Ramelli, per follia e crudeltà, fu uno dei più efferati degli anni ’70. Lui, iscritto al Fronte della Gioventù, non era un picchiatore. Svolse un tema in classe e fu condannato a morte dopo aver definito “terroristi” i brigatisti rossi.

Il suo scritto fu poi pubblicato nella bacheca della scuola. Negli anni in cui Sergio Ramelli e tanti altri giovani di destra e di sinistra venivano ammazzati, cattivi maestri giocavano a fare la rivoluzione, incitando alla violenza e all’eliminazione fisica del nemico politico.

Oggi corteo autorizzato a Milano da piazzale Gorini a via Paladini, luogo dell’aggressione mortale, per ricordare Sergio Ramelli.

Redazione Digital