Alta velocità in Ciociaria, Frosinone e Cassino non possono perdere la fermata

Alta velocità in Ciociaria, Frosinone e Cassino non possono perdere la fermata. Il consigliere comunale Danilo Magliocchetti scrive all’assessore regionale Mauro Alessandri.

“Come noto, la Regione Lazio ha attivato un servizio sperimentale, originariamente della durata di un anno, per l’instradamento via Cassino-Frosinone di una coppia di collegamenti/treni per Alta Velocità sulla linea ferroviaria FL6, direzione Roma fascia mattutina e ritorno fascia pomeridiana – ha affermato Danilo Magliocchetti, consigliere comunale Frosinone – A tal fine, con Determinazione Dirigenziale n. G10071 del 01/09/2020 è stato formalizzato l’Accordo economico a Trenitalia per il servizio sperimentale in oggetto, richiesto per il periodo 1 settembre 2020 – 31 agosto 2021, alle condizioni stabilite nel PEF per la durata contrattuale di dodici mesi. L’art. 3 dell’Accordo economico per l’effettuazione del servizio sperimentale giornaliero di instradamento via Cassino (da pm Anagni a bivio Cassino sud) di una coppia di frecciarossa av Milano-Napoli e vv. prevedeva la possibilità di prorogare il servizio, agli stessi patti e condizioni, dal 1 settembre 2021 al 31 dicembre 2021.

Successivamente, con Determinazione Dirigenziale n.G16414 del 27/12/2021 si è proceduto alla proroga della sperimentazione fino al 31 dicembre 2021. Tuttavia, il periodo durante il quale è stata attivata la sperimentazione, a causa della pandemia da Sars-Covid 19 e di tutte le conseguenti restrizioni, ha subito rilevanti distorsioni non fornendo risultati veritieri. A conferma di ciò, i comportamenti di viaggio nel periodo pandemico sono stati fortemente influenzati sia dalle nuove modalità di lavoro che hanno ridotto l’esigenza di spostamenti sistematici, sia da una minore propensione agli spostamenti prediligendo l’utilizzo di mezzi propri, pertanto i risultati della sperimentazione non consentono di effettuare una valutazione oggettiva rispetto all’opportunità di mantenere attivo il servizio.

 Per questo, la Regione Lazio con nota n.1087104 del 30/12/2021 e nota n. 215564 del 03/03/2022, ha, opportunamente aggiungo, richiesto a Trenitalia di prorogare il servizio in fase sperimentale fino al 30 aprile 2022. Orbene, pur apprezzando l’iniziativa della Regione, credo tuttavia che il termine del 30 aprile, sia assolutamente insufficiente per una reale valutazione, circa l’efficacia della presenza della importante struttura di collegamento. Infatti, con l’attenuarsi degli effetti della pandemia ed il venir meno di tutte le relative restrizioni, i dati di frequentazione da parte dei viaggiatori sulla tratta in oggetto hanno avuto un incremento percentuale rilevante nell’ultimo trimestre del 2021.

Giova ricordare che l’alta velocità sulla tratta Roma-Frosinone-Cassino si colloca in  un’area caratterizzata dalla presenza di importanti distretti industriali e manifatturieri, in particolare chimico farmaceutici, la cui presenza stabile come opportunità di collegamento veloce, può senz’altro contribuire al rilancio dell’economia locale e allo sviluppo del turismo di tutto il territorio. Senza considerare il vero utilizzo della TAV  che ne possono fare ora, ad effetti pandemici grandemente attenuati, tutti gli studenti e lavoratori che, quotidianamente ed in gran numero, si recano a Roma da Frosinone e Cassino.

La fermata TAV a Frosinone in particolare, può contribuire a rendere il Capoluogo ancor più attrattivo, dal punto di vista della residenzialità, considerati i ridotti tempi di percorrenza con Roma. La città di Frosinone si candida, a pieno titolo, ad essere sempre più punto di riferimento, anche dal punto di vista dei collegamenti, considerata anche la presenza del casello autostradale, per l’intero territorio. Per tutti questi motivi, considerata la sua attenzione per le istanze dei territori, Le chiedo di considerare la necessità di estendere il periodo di sperimentazione, non fino al 30 aprile come previsto, ma almeno fino alla fine del 2022. E, all’esito, fare le opportune valutazioni sulla stabilità del servizio di alta velocità in un contesto, dal punto di vista dei numeri e della fruibilità da parte dell’utenza, finalmente aderente alla realtà socio economica locale e non alterato dalla pandemia”.

Redazione Digital