Aggrappati di nascosto all’autobus, a Roma si viaggia senza biglietto

«Non potevamo credere ai nostri occhi, scene come queste si vedono solo in qualche paese lontano». E invece è proprio quello che è successo ieri mattina a Porta Maggiore, dove un autista ncc in servizio per la ditta «Black Car» di Mauro Zingone si è imbattuto in due giovani, forse stranieri, che si erano arrampicati sulla parte posteriore di un bus dell’Atac e, all’insaputa del conducente, che di certo non poteva vederli, cercavano di arrivare a destinazione. In un modo precario, gratuito ma anche – dal loro punto di vista – al sicuro dal rischio di contagio. Sicuramente fuorilegge. Fatto sta che i due sono scesi qualche centinaio di metri più avanti, senza alcuna conseguenza perché in quel momento nessuno si è accorto di quello che avevano fatto. 

La notizia con le immagini dei due ragazzi con i piedi sul paraurti e le mani sulla parte superiore del bus ha rapidamente fatto il giro delle chat dei dipendenti ed è diventata di dominio pubblico. Nelle immagini si vedono i due passeggeri a sbafo mentre si girano, forse dopo aver capito di essere stati fotografati da una delle vetture che seguivano il mezzo pubblico. E come tutti gli altri passeggeri, anche i due clandestini a bordo indossavano le mascherine di protezione. Senza biglietto, certo, e con il rischio di cadere da un momento all’altro, e di essere investiti dai veicoli che seguivano, ma lontani da quello del contagio. corriere.it