Veroli, il sindaco Cretaro bacchetta il Movimento 5 Stelle

[one_third]Simone_Cretaro_1000_ritaglio comune_veroli_20160609_142631[/one_third] “Assolutamente infondati sono i numeri relativi al presunto aumento della Tari, come si evince inequivocabilmente dai dati relativi alle utenze domestiche (abitazione di 100 mq) e a quelle non domestiche per le annualità 2014-2015-2016 che si allegano e che si chiede di pubblicare – ha affermato Simone Cretaro – Infatti, relativamente alle predette annualità non ci sono stati aumenti, ma minimi arrotondamenti che hanno determinato, nei tre anni, un adeguamento che varia da uno a tre euro per i nuclei familiari fino a 4 componenti, mentre è rimasta del tutto invariata per i nuclei familiari composti da 5 e 6 unità, nonostante la nuova normativa di settore ci imponesse di procedere ad un sostanziale aumento della tariffa sia per le famiglie che per le utenze non domestiche. Vorrei informare poi gli autori dell’articolo che la Tari del nostro Comune risulta essere tra le più basse dell’intera Provincia di Frosinone, come potranno facilmente riscontrare confrontandola con quella dei maggiori comuni limitrofi, a parità di sistema di calcolo. Invito anche gli attivisti del Movimento ad analizzare il nostro bilancio di previsione, dal quale potranno constatare che, anche quest’anno come nei precedenti, il nostro Comune, nonostante gli importanti tagli nei trasferimenti statali, la mancata disponibilità di un’importante parte della tassazione locale che deve essere destinata al Fondo di Solidarietà comunale, ad alcuni interventi legislativi che hanno ridotto le voci di entrata e, soprattutto, la pesante crisi economica che ha colpito il nostro territorio e che incide negativamente sulle casse comunali, la manovra di bilancio è stata costruita attraverso il contenimento di tutte le aliquote e tariffe, continuando ad erogare tutti i servizi sociali e scolastici a prezzi invariati, quali ad esempio la mensa, il trasporto scolastico, la raccolta e la suddetta TARI. Non si comprende, inoltre, il collegamento tra le “buste verdi”, cioè il recapito degli avvisi di pagamento della Tari, ed Equitalia, considerato che il Comune di Veroli dal 2012 ha deciso di procedere alla riscossione diretta delle imposte comunali sia per gli avvisi di pagamento che per la riscossione coattiva. Risulta francamente sconcertante apprendere che i predetti attivisti non siano in grado di distinguere un avviso di pagamento del Comune di Veroli da un atto di Equitalia; tale circostanza dimostra l’approssimazione e la superficialità con cui si rapportano con la gestione amministrativa del comune. Su tale punto, si precisa che la scelta del metodo degli avvisi di pagamento, con allegato il relativo F24 per il pagamento, è stato scelto dal Comune di Veroli per agevolare i nostri concittadini e, soprattutto, per consentire loro di risparmiare sui diritti di versamento postali, oggi non dovuti. In merito al ritardato recapito degli avvisi, si precisa che lo stesso non è dipeso dal Comune di Veroli, che ha consegnato in data 10 maggio la documentazione da recapitare, ma a problematiche riguardanti la consegna. Comunque, scusandoci per il disagio, ribadisco, avendo gli Uffci preposti già informato tanti concittadini, che nessuna conseguenza deriverà dal ritardato pagamento della prima rata della TARI. Vedendo, infine, le foto dello striscione collocato sul portone del palazzo comunale, mai autorizzato e quindi del tutto illegittimo ed abusivo, non posso che rilevare lo scarso senso civico e la poca attitudine per il rispetto per le regole e del decoro urbano, e mi domando quale sarebbe stata la loro reazione se una tale iniziativa l’avesse realizzata qualche altro partito politico diverso dal loro”.