Stop immigrati a Frosinone-“Fare come Capalbio”

[one_third][/one_third] “Premesso che l’Italia non può fronteggiare da sola l’emergenza migranti, e con la sola manifestazione simbolica di solidarietà dell’Europa, senza una reale condivisione dei flussi, non si raggiunge nessun risultato, è evidente che se il problema non si affronta con soluzioni incisive e che tengano conto delle specificità dei territori, si rischia di aggravare criticità già presenti a livello locale, in particolare in città dalla forte vocazione turistica. Ecco perché la città di Fiuggi non può essere destinataria di ulteriori incrementi dei flussi migratori – ha affermato Andrea Amata, vicepresidente della Provincia di Frosinone – La realtà fiuggina ha già dato un contributo di rilievo all’accoglienza dei rifugiati, come è giusto che sia. Tuttavia considerando la sua vocazione turistica e la sua economia, costituita da una rete di albergatori che con con grandi sacrifici portano avanti la loro attività, in particolare nella stagione estiva dove si sviluppa la movimentazione economica più intensa dell’anno, sarebbe inopportuno e insostenibile convogliare aggiuntive quote di migranti. Tale presa di posizione non si può e non si deve rubricare nel facile stereotipo razzista perché rappresenta una convinzione che deriva da un ragionamento tecnico e pratico. Doverosa e necessaria l’accoglienza, ci mancherebbe, ma sarebbe paradossale se accogliere chi è in difficoltà finisca per mettere in difficoltà chi già c’è, lavora e suda per continuare ad esserci e mandare avanti attività che hanno storia e tradizioni. Ecco perché va ripensata in toto la politica comunitaria di accoglienza dei rifugiati. Ripeto è doveroso accogliere ed ospitare, ma va fatto non scaricando solamente sull’Italia tale onere, perché altrimenti si crea sul nostro territorio un surplus di presenze che rischiano seriamente di minare realtà consolidate, come la vocazione turistica della nostra stazione termale per eccellenza. Chiedo pertanto per Fiuggi – conclude Amata – l’applicazione del modello Capalbio, dove la cittadina toscana e splendida località turistica è riuscita a scansare l’arrivo dei profughi”.