Rifiuti, definitiva la condanna della Sangalli

L’inchiesta sugli appalti dei rifiuti produce una sentenza definitiva. E’ quella a carico di Daniela Sangalli, figlia di Giancarlo, patron dell’impresa, recentemente scomparso. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso promosso contro la sentenza del gup del tribunale di Frosinone che lo scorso aprile le aveva inflitto un mese in continuazione con una precedente condanna subita dal tribunale di Monza, nell’ambito del processo madre per tangenti nell’assegnazione degli appalti. La condanna era così passata da tre anni e un mese a tre anni e due mesi.
Daniela Sangalli era finita indagata anche in Ciociaria, nello specifico nel capitolo ferentinate dell’inchiesta. Le veniva contestato il fatto di aver preso accordi, nel 2013, al fine di assicurare all’azienda la continuità del servizio in vista della scadenza. Veniva contestato anche il tentativo di ottenere dal Comune di Ferentino a titolo di rivalutazione Istat una somma maggiore al dovuto.

La Sangalli denunciava la illegittimità della sentenza del gup del tribunale di Frosinone “per vizio della motivazione”. La sentenza – secondo il ricorso – era stata pronunciata nonostante i reati, contestati in concorso con altre persone, fossero estinti per prescrizione. La stessa, a differenza di altri, non aveva ricevuto alcun invito a comparire, il che determinerebbe un diverso calcolo dei termini di interruzione della prescrizione. La Corte tuttavia ha ritenuto il motivo del ricorso “inammissibile in quanto manifestamente infondato”. “La sospensione e la interruzione della prescrizione – scrive la Cassazione – hanno effetto per tutti coloro che hanno commesso il reato. Ogni altro profilo resta assorbito”. La Corte ha anche condannato la ricorrente al pagamento delle spese processuali. Attualmente sono due i procedimenti pendenti sulle presunte irregolarità negli appalti dei rifiuti assegnati alla Sangalli. Il primo, proveniente da Monza, riguarda l’appalto frusinate, il secondo quello ferentinate. Quest’ultimo è ancora nella fase dell’udienza preliminare.

Cosa faranno i comuni di Veroli, di Boville Ernica e di Monte San Giovanni Campano, tra gli altri, in occasione del rinnovo dell’assegnazione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti?