Regione Lazio, si dimette il capo di gabinetto di Zingaretti

Si è dimesso Maurizio Venafro, capo di gabinetto di Nicola Zingaretti alla Regione Lazio. La scelta è arrivata subito dopo aver aver appreso di essere indagato dalla Procura di Roma «in un’inchiesta relativa a una gara d’appalto della Regione».
La lettera di dimissioni
«Alcuni giorni orsono – si legge nella lettera con cui Maurizio Venafro comunica le sue dimissioni a Zingaretti – dopo aver appreso di essere formalmente indagato nell’ambito di un’inchiesta della Procura, sono comparso spontaneamente davanti i Pubblici Ministeri che conducono l’indagine; ho fornito tutti i chiarimenti che mi sono stati richiesti ed ho dato ampia e utile collaborazione per una corretta ricostruzione dei fatti. Devo necessariamente prendere atto – prosegue Venafro -che la normale tempistica d’indagine, al netto di ogni retorico richiamo ad un’ auspicabile rapidità, impone ai magistrati inquirenti di svolgere, con la necessaria attenzione, tutti i dovuti e complessi accertamenti; ciò è però (purtroppo) incompatibile con i tempi della politica, dell’informazione e, infine ma non per ultimo, con quelli della mia personale dignità. Non intendo essere sottoposto ad uno stillicidio politico-mediatico e, in questo momento, grazie anche alla discrezione mantenuta dalla Procura di Roma sulla mia iscrizione nel registro degli indagati (fatto di cui non posso che ringraziare i magistrati inquirenti) mi è stato possibile riflettere, con la dovuta tranquillità, su quelle che potranno essere le inevitabili conseguenze allorquando, prima o poi, la notizia diverrà di pubblico dominio. Ciò potrebbe comportare, com’è purtroppo uso di una certa deprecabile politica e come troppo spesso è accaduto in passato, un ingiustificato e strumentale tentativo di associare a detta indagine a mio carico, in ragione del mio incarico, la tua figura di Presidente della Regione Lazio che non ha nulla a vedere con l’indagine che, mio malgrado, mi riguarda».