«Pendolari ciociari trattati come bestie. Dalla Regione solo slogan»

“Partiti da Cassino con il “regionale” delle 6.25, quattro ore dopo erano ancora fermi a Valmontone. Ufficialmente, stando alle poche e fortunose informazioni che hanno potuto raccogliere gli sfortunati pendolari a bordo del mezzo, a causa di un guasto che avrebbe bloccato il treno per ore nella stazione alle porte di Roma dopo un’altra precedente e lunga sosta ad Anagni. Insomma, un calvario, che solo dopo altro tempo, in tarda mattinata, si è risolto permettendo alle centinaia di pendolari, in gran parte lavoratori, di raggiungere le proprie destinazioni, ovviamente e purtroppo fra mille disagi e con gravi ritardi poi da giustificare, recuperare, scontare. L’ira cieca dei poveri viaggiatori è scattata subito, in tanti hanno postato rabbia e foto su Facebook mentre altri hanno telefonato alle redazioni dei giornali. Un’altra giornata infernale, insomma, per i pendolari ciociari, che, al di là delle belle parole e dei soliti e ormai scontati proclami di Zingaretti e della sua Regione, continuano ad essere trattati come bestie, ad essere mortificati, umiliati, offesi nella loro dignità di uomini prima ancora che di lavoratori. La tratta Cassino-Frosinone-Roma è una delle peggiori e più disastrate di tutta Italia. Eppure Zingaretti e la sua Regione continuano a far finta di nulla, a voltare la faccia dall’altra parte, a limitarsi ad annunciare progetti faraonici che di grande hanno solo le dimensioni della presa in giro ai danni della nostra provincia. Pochi giorni fa Zingaretti ha annunciato l’imminente attivazione di numerosi nuovi treni per le ferrovie laziali, ma ha dimenticato di dire due cose: che questi treni, quando saranno realtà e con i tempi di questa Regione chissà quando lo saranno e se lo saranno, sono comunque destinati ai collegamenti fra i centri limitrofi a Roma e la Capitale, mentre niente appare riservato per noi, poveri cittadini di una provincia che Zingaretti, come accade anche per la sanità, considera di serie C; e poi ha dimenticato che il problema è oggi, è oggi che i pendolari scontano sulla loro pelle i disagi della peggior tratta d’Italia. È oggi che si dovrebbe intervenire, non fra due o tre anni. È oggi che i pendolari devono far fronte, ogni santo giorno, a mille problemi: ritardi, guasti, sovraffollamento, sporcizia, freddo d’inverno e caldo d’estate, infrastrutture fatiscenti. Basti pensare, a tal ultimo riguardo, alla situazione della stazione di Cassino: assolutamente non all’altezza di quello che è lo snodo principale dei collegamenti ferroviari fra Roma e Caserta, quindi la Campania, ma anche con il Molise. Questo è Cassino, eppure la sua stazione è abbandonata a se stessa, di notte c’è da aver paura a sostarvi, ma anche di giorno non si scherza. E poi i treni, come detto pochi, sporchi e malandati. Ma di tutto questo Zingaretti e la sua Regione non si accorgono, o fanno finta di non accorgersi e proseguono con la politica degli slogan, laddove servirebbero impegni concreti ed immediati”. Lo ha dichiarato Annalisa D’Aguanno