Massacrata di botte, uccisa maestra 91enne

Ha aperto la porta al suo assassino. E forse lo ha anche fatto sedere in cucina. Diva Compagnucci, 91 anni, si fidava di lui perché era il figlio della sua collaboratrice domestica, l’ex badante del marito ormai scomparso da tempo. Sergio Malaj, 23 anni, albanese, era uno di casa. E proprio per questo motivo è finito subito in cima alla lista dei sospettati per l’omicidio dell’ex maestra di Tolfa, alle porte di Civitavecchia, trovata morta nella serata di venerdì nella sua abitazione in viale d’Italia.

L’anziana donna, conosciuta da tutti nella cittadina, come del resto la sua famiglia, sarebbe stata uccisa a pugni. Una delle figlie ha dato l’allarme al 118 dopo aver scoperto il corpo proprio in cucina: era disteso sul pavimento, accanto una sedia caduta anch’essa. I carabinieri della compagnia di Civitavecchia, che in poche ore hanno risolto il caso insieme con la Sezione rilievi del Gruppo di Ostia, hanno ascoltato parenti e amici della 91enne, compresa la colf della vittima, e si sono poi concentrati su Malaj, rintracciato nella sua abitazione.

Era sconvolto. Nell’appartamento sono stati trovati alcuni indumenti sporchi di sangue. Altri erano stati già infilati nella lavatrice. Un maldestro tentativo di pulire le tracce dell’omicidio. Dopo una notte di interrogatorio in caserma il giovane è stato fermato per omicidio volontario e trasferito in carcere. Avrebbe fatto tutto da solo, il movente sarebbe la rapina: dall’abitazione dell’ex maestra – una donna autosufficiente anche a livello economico – sarebbero spariti pochi soldi e soprattutto qualche monile d’oro. Non è chiaro cosa abbia fatto scattare la molla della violenza in un giovane descritto da tutti come molto tranquillo. Forse qualche ambizione nascosta, qualche desiderio – non sembra la droga, almeno secondo i primi accertamenti dei militari dell’Arma – che non era riuscito a realizzare. 

Fatto sta che nel pomeriggio di venerdì è riuscito a entrare a casa della signora Diva e poi l’ha aggredita selvaggiamente. Quindi si è spostato in camera da letto, che ha messo a soqquadro per cercare qualcosa da portare via. Una rapina forse decisa all’improvviso, dopo aver chiesto soldi alla 91enne, perché il giovane ha lasciato molte tracce del suo passaggio, e sarebbe stato anche notato da alcuni vicini di casa della vittima, nonché ripreso dalle telecamere di vigilanza dell’abitazione. corriere.it