Guardia Medica, cambia il servizio in Ciociaria

[one_third][/one_third] “Ho presentato interrogazione al Presidente Zingaretti, al fine di conoscere quali determinazioni la Regione Lazio intende eventualmente assumere presso la ASL di Frosinone affinchè si annulli o, comunque, si rimuova la deliberazione 1517/2017 avente ad oggetto ‘Modalità operative del Servizio di Continuità assistenziale’ – ha affermato il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli – La Asl di Frosinone ha disposto con la sopracitata delibera che i Medici del Servizio di Continuità Assistenziale esplichino la propria attività professionale mediante visite mediche indifferibili al domicilio del paziente e dunque con attività itinerante (ad eccezione che per le postazioni di Guardia Medica di Filettino-Trevi e di Vallerotonda in cui sono autorizzate attività ambulatoriali). Del tutto illogicamente la ASL di Frosinone ha preteso di stravolgere l’organizzazione e la consolidata ‘mission’ del servizio di Guardia Medica, depotenziandolo e svilendolo in favore di altri progetti ed al tempo stesso ledendo la dignità, la professionalità e la stessa deontologia dei medici addetti al suddetto servizio di Guardia Medica, con ipotesi di violazione delle norme contrattuali che disciplinano la prestazione professionale medica nell’ambito di quel servizio. Mi preme evidenziare che da svariati decenni il servizio di Guardia Medica ha assicurato visite su tutto il territorio della provincia di Frosinone anche ed in particolar modo ambulatoriali durante i periodi festivi, prefestivi e notturni: si tratta di un servizio favorevolmente apprezzato dalla popolazione sul quale la popolazione stessa sa di poter fare affidamento. Tra i Medici del Servizio di Continuità Assistenziale sono maturati sgomento ed avversione per lo stravolgimento di assetto del servizio sull’intero territorio provinciale, disposto dalla citata deliberazione n. 1517/2017, e la preoccupazione per l’inevitabile scadimento dei livelli delle prestazioni sanitarie all’utenza. Si tratta, pertanto, di un ulteriore penalizzazione dell’offerta sanitaria in Provincia di Frosinone”.