Cyberbullismo-‘Battaglia nelle scuole’

[one_third][/one_third] “Da una ricerca realizzata su iniziativa dei Co. Re. Com. Di Lombardia, Lazio e Campania, dall’ Università Cattolica di Milano, la Sapienza e la Lumsa di Roma, e la Federico II di Napoli, sull’esperienza dei giovani a contatto con Internet ed i social network, è emerso che i rischi maggiori sono legati al cyberbullismo, al sexting e all’abuso dei dati personali – ha affermato Pasquale Ciacciarelli, FI – Parliamo di nativi digitali, per cui è evidente che siamo immersi in un momento storico estremamente complesso sotto il profilo educativo, ove alle difficoltà di un’età di transizione quale l’adolescenza, si aggiunge la presenza costante di Internet e dei social network che rappresentano una vera arma a doppio taglio, in quanto se da un lato internet stimola i processi cognitivi, permette di acquisire conoscenze in maniera rapida, nel contempo espone il minore a rischi da non sottovalutare. Ritengo che la scuola sia l’ancora di salvezza per i ragazzi, dal momento che si ritagli, accanto alle lezioni frontali di tipo accademico, ampio spazio dedicato a seminari, alla presenza di docenti e specialisti, in modo da consentire il giusto approccio ad Internet, focalizzando l’attenzione sul corretto uso dei dati personali. Bisogna far comprendere ai ragazzi che qualsiasi contenuto pubblicato su internet non potrà più scomparire dalla rete, anche se rimosso in un dato spazio. Ed è qui che nascono episodi di cyberbullismo, di ricatti che in alcuni casi conducono la vittima a soluzioni estreme. Alcuni mesi fa ho scritto al Provveditorato agli Studi di Frosinone per inaugurare presso gli istituti scolastici della provincia una campagna di sensibilizzazione su bullismo e cyberbullismo – ha concluso Ciacciarelli – Credo che la prevenzione sia l’arma più efficiente per combattere il fenomeno del cyberbullismo ormai dilagante, per cui fare informazione presso i giovani ed i giovanissimi circa i pericoli del web è un salva vita”.